SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC). Ore di tensione quelle che si sono vissute in un centro commerciale dell’Emilia Romagna. Per ore un dipendente del centro di hobbistica “Leroy Merlin” ha minacciato di darsi fuoco dopo essersi arrampicato sul tetto della struttura. L’uomo, 40 anni appena compiuti è originario di Somma Vesuviana, sposato e padre di una bimba di 5 anni, ma da anni residente al Nord Italia.
La sua protesta motivata dai tagli del personale, aveva con se una tanica di benzina ed ha chiesto di parlare con un dirigente del punto vendita. Sul posto i carabinieri, i vigili del fuoco ed il personale medico del 118. I militari, dopo circa un’ora, di trattative sono riusciti a farlo desistere dal suo gesto. Un episodio che ha tenuto col fiato sospeso le centinaia di persone presenti nel centro commerciale, ma anche i parenti rimasti a Somma Vesuviana che solo in tarda serata sono venuti a sapere di quanto stava accadendo al loro congiunto. “Lui è stato costretto a licenziarsi”, spiega una sorella che vive a Sant’Anastasia, “perché l’azienda ha una procedura che quando lavorativamente diventano ‘anziani’ li costringe a licenziarsi con pressioni e discriminazioni, per assumere personale giovane ed un contratto da apprendista. Come lui anche altri hanno subito lo stesso trattamento e molti altri lo subiscono ancora, ma sono terrorizzati e non riescono a reagire. Sono distrutta dal gesto che è arrivato a compiere mio fratello, ho passato una notte d’inferno. Essere avvisati da conoscenti a tanti chilometri di distanza e non riuscire a comunicare con nessuno e’ stato brutto. Per fortuna che i carabinieri di Cesenatico, che ringrazio con tutto il cuore, sono riusciti a convincerlo a non andare oltre e nello stesso tempo hanno saputo tranquillizzare noi della famiglia che eravamo distrutti”. Una storia che riporta l’attenzione sulla grave crisi economica che sta riguardando le aziende italiane e viene vissuto direttamente sulla pelle di centinaia di famiglia e spinge all’esasperazione chi si trova improvvisamente senza lavoro.
Da parte della Leroy Merlin riceviamo alcune precisazioni che di seguito riportiamo.
Per quanto riguarda la notizia pubblicata su laprovinciaonline.com in data 14 settembre 2014, con il titolo “Sommese minaccia di darsi fuoco sul tetto di Leroy Merlin”, l’azienda tiene a rettificare alcune informazioni incorrette. Non si tratta, infatti, di un dipendente Leroy Merlin, come riportato nel testo dell’articolo, ma di un ex dipendente che si è licenziato spontaneamente nel 2011 per avviare una propria attività. Inoltre, per quanto riguarda le altre dichiarazioni riportate nell’articolo, inerenti a una eventuale discriminazione dei propri lavoratori, Leroy Merlin desidera precisare che tra i suoi 5.900 collaboratori ve ne sono di ogni fascia di età e non ci sono mai state discriminazioni per età, sesso, cittadinanza o religione.
FOTO E VIDEO ALTARIMINI.IT
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