Somma Vesuviana. Grande interesse di pubblico per l’incontro su “Le ragioni del no”, ideato e organizzato dal gruppo politico di maggioranza Siamo Sommesi al comune di Somma Vesuviana, in vista del referendum costituzionale confermativo del 20 e 21 settembre, che ha per tema il taglio dei parlamentari. L’evento, tenutosi con grande rispetto delle regole anti-covid19, presso il convento dei Padri Trinitari al Casamale, ha visto tra i presenti illustri ospiti quali il Prof. Ferdinando Pinto dell’Università Federico II di Napoli e il Prof. Raimondo Pasquino dell’Università degli Studi di Salerno.
“Ringrazio tutti quelli che sono accorsi al nostro convegno dai rappresentanti istituzionali alle associazione e tutti i cittadini interessanti all’argomento”. Ad aprire il dibattito è la capogruppo Adele Aliperta che ha spiegato le motivazioni che hanno spinto Siamo Sommesi a intervenire per informare sulle ragioni del no. “Abbiamo avvertito la necessità di discuterne in un incontro pubblico, portando avanti la prospettiva di dialogo e confronto costruttivo che da sempre è caratteristica del nostro gruppo.”
A seguire i saluti istituzionali del primo cittadino di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno: “Oggi sono presente come cittadino e non come sindaco perché voglio ascoltare le ragioni del no e, soprattutto, le parole di due illustri relatori come il Prof. Pasquino e il Prof. Pinto che sono esperti della materia giuridica e possono informare in modo opportuno tutti i presenti. I miei complimenti al gruppo Siamo Sommesi per l’eccellente iniziativa che mostra il loro amore per questa città.”
“Questo referendum dimostra quanto sia pericoloso il populismo che vuole modificare la nostra costituzione italiana, asse di sostegno della democrazia e politica.” Ha esordito il Presidente del consiglio comunale Giuseppe Sommese.” Siamo Sommesi ha scelto di votare no al referendum, perché riteniamo che una riforma del genere non possa essere portata avanti in questo modo. Gli stessi autori della modifica solo pochi anni fa hanno bocciato, per mettere uno sgambetto all’allora governo in carica, un referendum analogo per certi aspetti a quello che viene proposto domenica 20 e lunedì 21.”
Il consigliere Giuseppe Nocerino ha illustrato le ragioni del no del gruppo politico di Siamo Sommesi, facendo anche un excursus storico sul referendum stesso: “Il referendum del taglio dei parlamentari è un treno che arriva in ritardo, dove se il sì dovesse vincere si dovrà procedere con il taglio nel 2023 dopo la legge elettore e dopo delle importanti riforme. Tra i sostenitori del sì c’è la volontà di risparmiare, ma mi piace sottolineare la domanda di Mattia Sartori, leader delle Sardine sul fatto di guardare alla politica meramente come ad un costo. Ricordo che solo qualche anno fa anche la sanità era stata etichettata come un costo. Al di là della valutazione sulla tematica, molti rispondono alla questione ricordando che il taglio dei parlamentari da 945 a 600 e la conseguente modifica degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione, porteranno a un risparmio. Un risparmio esiguo, diciamolo, di un caffè all’anno per cittadino. Non ne vale la pena”.
A concludere l’interessante convegno politico di Siamo Sommesi su “Le ragioni del no” del referendum costituzionale confermativo del 20 e 21 settembre le domande dei presenti a cui hanno risposto il Prof. Ferdinando Pinto e il Prof. Raimondo Pasquino. Ad arricchire la platea c’erano cittadini da sempre impegnati in politica e rappresentanti di associazioni locali. In particolare ci piace citare il Presidente del consiglio Comunale di San Giuseppe Vesuviano, Ementato Andrea, i tre consiglieri di maggioranza del comune di Somma Vesuviana De Paola, Molaro e Neri, il Vicesindaco Sergio D’Avino, l’Assessore per la riqualificazione del centro storico e per la cultura Rosalinda Perna e il già Senatore della Repubblica, nonché ex Vicesindaco del comune di Napoli, Tommaso Sodano e molti altri illustri ospiti del mondo della politica. L’integrale dell’evento è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Siamo Sommesi, allo scopo di renderlo pubblico e fruibile per tutti i cittadini
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