Sant’Anastasia. Il portavoce del movimento “sìAMO ANASTASIANI – IL FUTURO CHE CI MERITIAMO” e candidato alla carica di consigliere comunale con la medesima lista a supporto di Carmine Esposito: “Chiunque vincerà le elezioni dovrà sin da subito aprire un tavolo di concertazione serio e programmatico con l’Ente Parco” – avverte Ciro Pavone.
“Siamo stati tagliati fuori dal progetto Grande Vesuvio e Sant’Anastasia resta ad oggi l’unico paese a non aver avuto alcun tipo di ristoro in questi anni. Il nostro versante è in uno stato di totale abbandono e risulta praticabile solamente in alcune zone, a vantaggio esclusivamente degli esperti di trail running” – continua il candidato.
Poi l’affondo: “Le politiche di sviluppo attuate in questi anni sono servite ad accrescere la capacità ricettiva di alcuni paesi. E solamente di quelli. Lasciando indietro tutti gli altri. Se i cittadini ci daranno la possibilità di governare Sant’Anastasia rovesceremo il tavolo e pretenderemo dal presidente Casillo attenzione e rispetto. Ma sopratutto fatti”.
La proposta: “Scalare oggi il versante anastasiano è quasi impossibile. Bisogna quindi agevolare la presenza e lo stazionamento dei cittadini-fruitori sulla nostra montagna e l’arrivo in cima per i più avventurosi. Anche per sviluppare forme di economia alternativa. E le possibilità ci sono tutte. Dunque il nostro lavoro deve essere finalizzato a rendere fruibile, funzionale e accessibile la parte anastasiana del Monte Somma. E lo si deve fare subito con un Piano di recupero ed implementazione dei sentieri e delle zone di atterraggio”.
Infine la chiosa: “Mi assumo sin da ora l’impegno morale di occuparmene una volta eletto consigliere comunale direttamente con il presidente del Parco Agostino Casillo” – conclude il candidato Ciro Pavone.
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