La scultrice Linda Edelhoff, maestra esperta in discipline plastiche, quando sembrava che il mondo si fosse fermato, si è immersa nel suo laboratorio dedicandosi alla realizzazione del mezzobusto del Santo Padre.
Una scelta diversa dalle sue classiche raffigurazioni.
Parlando con Linda su cosa le avesse fatto mutare il tipo di raffigurazione, la stessa afferma che è stato un compito dettato da un insieme di cose e che sentiva di portare a termine nel più breve tempo possibile. Tra i motivi c’è anche la bellissima scoperta che la scuola nella quale insegna, attendeva udienza a Roma col Papa, cancellata causa CORONAVIRUS.
Un altro input che ha indotto Linda a realizzare questa figura, e’ la visione una sera in tv dell’ immagine del Santo Padre in preghiera che implorava Dio di non lasciarci in balia della tempesta, attraversando le strade di Roma per osannare la fine della pandemia.
Linda ha così percepito la figura del Papa come vera e autentica.
Dopo una breve riflessione, ha deciso di rendere viva la sua emozione ricreandola da un blocco di argilla. Ci sono voluti tre mesi, chiusa nel suo laboratorio che definisce il suo diario, la sua valvola di sfogo ed ecco realizzata la meravigliosa scultura…senza pupille… in quanto non vuole vincolare chi ammira, ma lasciare l’immaginazione di ricevere l’espressione che più esprime la scultura.
Si può guardare l’opera da qualsiasi lato in quanto la figura deve comunicare senza segnare orizzonti e riferimenti. La straordinarietà di questa opera sta proprio nel fatto che ognuno gli potrà assegnare gli occhi che vuole in base alle proprie emozioni.
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