Marigliano. Da Sebastiano Sorrentino, già sindaco di Marigliano e consigliere regionale riceviamo una lettera aperta alla città che di seguito pubblichiamo.
La mia storia personale e politica è sotto gli occhi di tutti. Non la rinnego, anzi ne vado fiero perché è coerente con il legame profondo e indissolubile con il mio territorio e con la mia gente. L’impegno quotidiano nel lavoro e nelle istituzioni è stato sempre fondato su questa scelta di appartenenza. Una scelta che mi ha portato gioie e dolori, ma che non ho mai tradito né mai tradirò. Le chiacchiere di quelli che fino ad oggi hanno sempre dato il cattivo esempio, sono buone solo per generare equivoci e sospetti e possono durare il tempo di un click sul web o lo spazio di un post sui social.
Poi c’è la realtà di tutti i giorni che va governata senza ottusi radicalismi. Voglio ricordare a me stesso, prima che agli altri, l’elasticità del Partito Democratico nelle amministrative del 2015. In quell’occasione fu accettato il sostegno di coloro che solo pochi mesi prima avevano sfiduciato un sindaco democrat. Non mi opposi perché cosciente che, allora come oggi, i contesti politici cambiano e vanno accettati nell’interesse della collettività.
Ribadisco, per evitare strumentalizzazioni, che la mia non è una candidatura ma una disponibilità a contribuire ad un cambiamento di rotta e di passo. Un disponibilità tesa ad unificare e non a dividere. Perché il tempo e lo spazio di Marigliano hanno bisogno di concretezza ed esperienza.
Dalla vita più che dai libri ho appreso l’importanza nella cura delle parole, anche di quelle non dette e, soprattutto, il rispetto per l’ascolto.
Sulla base di questa certezza, con chiarezza e trasparenza, lancio un appello che va oltre i partiti o gli schieramenti. Un invito destinato a tutti coloro che sono interessati a rasserenare un contesto politico e cittadino fortemente turbato e scosso dai recenti accadimenti.
Anche in questo caso bisogna sgombrare il campo da ipocrisie o veleni.
Nel dare il mio pieno sostegno all’operato delle Forze dell’Ordine e al lavoro della Magistratura, la mia coscienza civica mi spinge a esprimere in pubblico e in privato la solidarietà a Antonio Carpino e alla sua famiglia. Nella consapevolezza che non esistono condanne prima del giudizio e con l’augurio che il sindaco uscente riesca a chiarire nel più breve tempo e nel miglior modo possibile l’accaduto.
Qualora ve ne fosse bisogno, mi preme sottolineare un concetto: chi aderisce al mio appello deve farlo nella consapevolezza che non sono cambiato e che la mia storia è e resterà cardine di ogni futuro contesto politico. Non sono alla ricerca di incarichi o poltrone. La vita politica mi ha già dato tante soddisfazioni, soprattutto grazie alla fiducia e al consenso di voi cittadini di Marigliano. Per questa ragione sono infine disponibile a contribuire ad ogni soluzione alternativa, a patto però che abbia come esclusivo fine il bene della comunità mariglianese.
Sebastiano Sorrentino
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