NAPOLI. La storia dello speaker Pio Russo affetto da artrite reumatoide che lo costringe a lavorare da casa. Per lui tanto affetto dai grandi della musica italiana.
Una storia di coraggio e resilienza quella dello speaker napoletano Pio Russo costretto da due anni a lavorare da casa per seri problemi di salute. La sua odissea è stata raccontata già qualche mese fa da Fanpage, e oggi gentilmente la racconta anche a noi de La Provinciaonline. Il suo calvario è iniziato nel gennaio 2017 quando ha iniziato ad avere problemi alla gamba destra, inizialmente sottovalutati, ma che poi si sono aggravati nell’estate successiva quando i dolori si sono estesi anche all’altro arto e si è reso necessario il ricovero per circa tre mesi all’Ospedale Cardarelli di Napoli. La patologia accertata poi dai medici è stata quella di un’artrite reumatoide con una seria vasculite e un’altra seria affezione. Pio oggi è in cura al Primo Policlinico di Napoli, dove i medici stanno cercando di stabilizzare la sua situazione clinica. Ma nonostante gli ostacoli che la vita ha posto davanti al suo cammino, Pio continua a lavorare come speaker per Radio Base e lo fa da casa dove per lui è stata allestita una “postazione” speciale che lo permette di continuare a lavorare e ad intervistare i grandi della musica italiana. E lo fa con gioia e determinazione. Pio non si arrende, la sua voce continua ad entare nelle case, nelle auto e negli uffici e fa compagnia alle tante persone che ascoltano la sua trasmissione. Continuano i rapporti proficui con le etichette discografiche, mentre i suoi colleghi vanno a Sanremo lui da casa organizza le interviste con gli artisti in gara. Le ultime realizzate sono quelle del post festival a Rita Pavone, Raphael Gualazzi e Marco Masini. Videomessaggi per lui sono arrivati anche da Ermal Meta, Fabrizio Moro e Jovanotti. Lo Stato Sociale,classificatosi al secondo posto nel Sanremo 2018, è stato fin a casa sua. “Ho avuto sempre un ottimo rapporto con la musica” ci dice il nostro speaker e continua: “anche se ora gli artisti li posso incontrare solo telefonicamente questo mi aiuta ad andare avanti, loro sono molto disponibili”. Noi gli auguriamo di risolvere quanto prima i suoi problemi di salute e di continuare a raccontare l’evoluzione della musica italiana con la professionalità e la bravura che lo contraddistingue da sempre.
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