lunedì 25 Novembre 2024
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Omicidio Rega, scoppia il caso sulle intercettazioni trascritte male

ROMA- SOMMA VESUVIANA. Omicidio Rega, scoppia il caso sulle intercettazioni in carcere dei due americani. Le trascrizioni, secondo gli avvocati della difesa, conterrebbero degli errori di traduzione.

Una notizia sconcertante è emersa a pochi giorni dall’inizio del processo che vede imputati Lee Finnegan Elder accusato dell’omicidio del carabiniere di Somma Vesuviana Mario Cerciello Rega, e di Gabriel Christian Natale Hjorth accusato in concorso del delitto. Ricordiamo che il militare è stato ucciso nel quartiere Prati a Roma la notte tra il 25 e il 26 luglio scorso, con 11 coltellate durante il recupero di una borsa sottratta dal giovane americano. Nelle ultime ore la notizia diffusa dal “Corriere della Sera” racconta di frasi intercettate e trascritte in maniera diversa, alcune addirittura omesse. La difesa sosterrebbe che la reazione violenta dei due americani sarebbe stata dettata dal fatto di aver scambiato i due carabinieri, Rega e Varriale, per due pusher. Ma per i PM romani, invece, i due americani al momento della colluttazione sapevano di trovarsi di fronte ai due militari. Il punto dolente degli “errori di traduzione” si incentrebbe proprio su alcune frasi intercettate in carcere che riguarderebbero proprio questa tesi. Sembrerebbe, secondo gli avvocati, che alcune intercettazioni siano state tradotte “in maniera diversa” e altre addirittura non trascritte. L’ “inesattezza” sarebbe nata dal fatto che i due giovani avrebbero parlato in lingua inglese e la traduzione finale consegnata poi ai magistrati conterrebbe frasi modificate con un significato diverso da quanto detto. Infatti la difesa, mercoledì prossimo quando inizierà il processo, depositerà il testo integrale proprio per dimostrare gli “eventuali” errori contenuti nella trascrizione. Secondo il Corriere, tra le frasi tradotte in maniera diversa ci sarebbe anche questa: “When I called mom and told her… police station and they’re saying I killed a cop” ossia “Ho chiamato mia madre e le ho detto di trovarmi alla stazione di polizia e mi stavano dicendo che avevo ucciso un poliziotto”, ma la traduzione consegnata alla magistratura riporterebbe invece quest’altra: “Ho chiamato casa dicendo di aver fatto la decisione sbagliata colpendo un poliziotto”. Sempre secondo il Corriere della Sera tra le parti omesse, invece, ci sarebbe anche questa frase: “I didn’t know that he was a cop. I thought he was a random criminal guy… mafia guy” traduzione: “Non sapevo fosse un poliziotto.Pensavo fosse un malvivente..un mafioso”. Intanto l’Arma dei carabinieri ha dichiarato: “Le traduzioni sono state effettuate da un perito scelto dai magistrati”.

 

 

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