SOMMA VESUVIANA. Un esposto inviato al presidente della commissione parlamentare antimafia per fare chiarezza sul caos giudiziario che sta scuotendo la città. Da giorni indiscrezioni giornalistiche tengono banco a Somma Vesuviana, un’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Nola nel maggio 2017 e che avrebbe portato ad una raffica di rinvii a giudizio. per fare chiarezza in molti si sono mossi in questi giorni. La scelta più coraggiosa, quella dei consiglieri comunali Maria Rosaria Raia e Andrea Scala che proprio oggi si sono dimessi perchè “Non riteniamo corretto, di fronte anche al solo dubbio, restare “incollati” alla sedia”.
Altri, come il gruppo Somma Futura che ha chiesto un consiglio comunale per discutere della vicenda.
Oppure il consigliere SaLvatore Rianna
che ha suggerito di rendere pubblica la situazione rispetto alla Giustizia, dei consiglieri con certificato carichi pendenti e quanto altro occorra.
Chiarimenti li hanno chiesti anche il Pd e Italia Viva. Intanto, un esposto al senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia è stato inviato dal testimone di giustizia Gennaro Ciliberto.
“Egr.Presidente, si apprende da organi di stampa che l’elezioni del 2017 sarebbero state oggetto di scambio di voto economico e gestito da gruppi legati alla camorra”, scrive nella missiva, “Ci sono più di 1500 pagine di attività investigativa con intercettazioni. Se ciò venisse confermato il voto popolare e libero è stato compromesso.
Lo scrivente già nel 2017 aveva attenzionato il Ministero dell’interno con ciò che accadeva durante la campagna elettorale a Somma Vesuviana,inoltre come dovere ho provveduto a denunciate tutto alle autorità competenti.
Lo scrivente chiede a codesta commissione antimafia di audire il Sindaco Di Sarno,attuale sindaco di Somma Vesuviana. Certo della vostra attenzione”. Alla lettera è seguita una telefonata alla segreteria di Morra, come rende noto Ciliberto. Quindi la questione sarebbe “attenzionata” volendo usare un termine molto caro agli inquirenti.
Chiarezza, in effetti, è quello che chiedono tutti. Da prima di Natale circolano a Somma delle intercettazioni e atti informativi riguardanti questa famigerata inchiesta. Migliaia di pagine in cui sono trascritte telefonate, chiacchierate in auto, di molti volti noti della politica locale e per par condicio va detto che sono esponenti sia di maggioranza che di opposizione. Ma a cosa abbia portato questa inchiesta al momento non lo sappiamo con certezza. Attendiamo.
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