NAPOLI. Non si erano fatti scrupolo di puntare una pistola davanti a due bimbi piccoli e soltanto per un bottino davvero esiguo. Dopo 7 mesi di indagini gli agenti del Commissariato della polizia di Posillipo sono riusciti ad arrestare due dei 5 responsabili della rapina compiuta ai danni di Daniele “Decibel” Bellini, speaker dello Stadio San Paolo. I poliziotti, a seguito di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di due soggetti, Emanuele Amoroso 22 anni, e di Gennaro Bonaiuto 21 entrambi residenti a Napoli, gravemente indiziati di aver commesso una rapina in concorso con altre tre persone in corso di identificazione.
Le indagini hanno permesso di ricostruire cosa accadde la notte tra il 5 e 6 giugno 2019, mentre Bellini rincasava in compagnia della moglie e dei due figlioli.
Dietro minaccia con la pistola la vittima ha consegnato ai rapinatori gli effetti personali e il denaro che aveva con se. Nell’attesa che il cancello automatico si aprisse per fare ingresso nella propria abitazione, uno scooter che lo seguiva con la targa coperta da nastro adesivo, ha arrestato la marcia per porsi sul lato posteriore dell’autovettura per impedirne la fuga. Subito dopo si sono avvicina all’autovettura alcuni individui con il volto travisato. Uno di loro si è avvicinato all’autovettura, altezza lato guida, mentre gli altri due si sono portati sul lato passeggero. La vittima, temendo che i rapinatori potessero sottrargli l’autovettura e portare via anche i bambini, ha innestato la retromarcia tentando di fuggire. Ma il tentativo di fuga non è riuscito in quanto, in fase di manovra, è stato urtato il motorino utilizzato dai rapinatori. Mentre uno dei rapinatori stava ci minacciando di morte la vittima, gli altri due si sono dati da fare per recuperare il motociclo che, a causa dell’impatto, è rimasto parzialmente incastrato sotto l’auto. Intanto, l’uomo armato si è impossessato della refurtiva. Durante tali fasi sono giunti altri due scooter, uno dei quali guidato da un ragazzo a volto scoperto. Due dei tre rapinatori sono saliti a bordo dei due scooter che si sono allontanati immediatamente, mentre il terzo è rimasto per qualche attimo sul posto, tentando invano di recuperare lo scooter danneggiato, per poi scappare a piedi.
Le indagini, volte ad individuare gli autori della rapina, sono partite proprio dal veicolo danneggiato e poi sottoposto a sequestro, nonché dalla ricerca, nei vari nosocomi cittadini, di un giovane ricorso quella notte alle cure mediche a seguito dell’impatto verificatosi in occasione della rapina.
Diverse le immagini visionate dal sistema di videosorveglianza che hanno consentito di ricostruire il percorso seguito dai rapinatori e di confrontare l’abbigliamento indossato dai giovani con quello dettagliatamente descritto in fase di denuncia dalla vittima, la cui collaborazione è stata determinante per risalire all’individuazione dei responsabili.
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