giovedì 28 Novembre 2024
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Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Per la prima volta in ambito militare

NAPOLI. Incontro ecumenico a Napoli promosso dall’Ordinariato Militare e dal Comando Aeroporto Capodichino per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Nel Salone degli Aviatori l’incontro alla presenza di tutti i cappellani militari italiani della XII zona pastorale (Campania e Basilicata) e dei cappellani stranieri presenti presso la base della Marina Militare degli Stati Uniti di Capodichino (US NSA) e presso il Comando NATO di Lago Patria (JFC Naples). Presieduto da S.E.R. Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia, ha visto la partecipazione dei vertici regionali delle quattro Forze Armate, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato, e di una nutrita rappresentanza di personale militare italiano e americano.
“Ci trattarono con gentilezza” (Atti 28, 2) è stato il tema dell’incontro riprendendo quello scelto per la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani conclusasi lo scorso 25 gennaio. Ad aprire l’evento è stato il Colonnello Stefano Ferramondo – Comandante dell’Aeroporto Militare di Napoli Capodichino – il quale, dopo aver salutato e ringraziato per la partecipazione le autorità di ogni ordine e grado ed i presenti tutti, ha manifestato la propria soddisfazione e quella di tutto il Reparto per aver contribuito alla realizzazione di un evento unico, organizzato per la prima volta in assoluto in ambito militare. Il Comandante ha auspicato che l’incontro, tappa finale di un percorso iniziato più di un anno fa attraverso una seria di incontri periodici tra i cappellani, abbia contribuito alla conoscenza reciproca allo scopo di rendere più efficace tutto quello che si fa assieme, perché animati dagli stessi sentimenti nei confronti di un unico Dio. Successivamente, avvenuta l’intronizzazione e la proclamazione della parola ad opera di un militare americano ed uno italiano, l’Ordinario Militare per l’Italia ha avviato una profonda riflessione sul tema della “Gentilezza” attraverso quattro prospettive: conoscenza, giustizia, amore e dono.
“La Celebrazione di oggi è un grande dono per cui ringraziare con forza lo Spirito Santo e, come ogni dono, è un compito che ci rende responsabili – ha detto Marcianò – È il compito dell’unità dei cristiani, dell’ecumenismo che si realizza, anzitutto, nella preghiera e nelle opere. Non solo nei grandi momenti di preghiera e nelle opere di pubblica rilevanza, ma in ogni preghiera e in ogni opera compiuta nella comunione. Oggi siamo qui riuniti per un momento di intensa preghiera, quali Cappellani Militari, consapevoli che il nostro ministero ci pone in un contesto come quello militare dove il dialogo ecumenico è una esigenza quotidiana. Siamo qui, cappellani e militari di tante confessioni cristiane che lavorano assieme per il sostegno alla pace, annunciando l’unico Signore Gesù Cristo.
La Parola di Dio, che esprime il tema di questa settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, richiama la nostra attenzione su una parola non più tanto di moda: la «gentilezza».
Viviamo nel tempo della fretta e dell’aggressività e la gentilezza, anche nel quotidiano, finisce per essere qualcosa di dimenticato o addirittura frainteso, soprattutto quando l’altro sembri un ostacolo all’autorealizzazione personale. «Ci trattarono con gentilezza» (At 28,2). Gentilezza è un tratto esteriore nato, tuttavia, da un atteggiamento del cuore”.
Al termine della riflessione, tutti i cappellani hanno portato in processione una catena quale segno di unità; elemento che debba unire tutti in un cammino di misericordia, pace e giustizia. L’incontro si è concluso con l’esibizione musicale della U.S. Naval Forces Band Europe e le straordinarie vocalità del soprano Paola Francesca Natale.

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