Definirli cover o tribute band è riduttivo. Due ore di grande musica ripercorrendo i successi dell’album ‘The dark side of the moon’.
Gradito ritorno della cover band ufficiale italiana dei Pink Floyd al Teatro Augusteo di Napoli. Dopo il grandissimo successo di critica e di pubblico ottenuto lo scorso anno con il concerto dedicato all’album “Atom Heart Mother“, i Pink Floyd Legend fanno di nuovo tappa nella città all’ombra del Vesuvio, questa volta con un concerto dedicato all’album “The dark side of the moon“, ottavo lavoro discografico della celeberrima band musicale britannica.
Definirli ‘tribute band’ è riduttivo
All’uscita dalla sala, interamente gremita, sold-out in ogni ordine di posto, qualche spettatore ha esclamato: “Ho chiuso gli occhi, dimenticando di essere in Italia”. È questo il risultato di quasi due ore di concerto dei P.F.L., perfetti nella dizione, nell’intonazione, negli accordi e negli arrangiamenti. Definire questo gruppo musicale come tribute band è estremamente fuorviante e riduttivo. Nati nel 2005, i PFL nel corso di questi quasi quindici anni di carriera hanno progettato e realizzato numerosi spettacoli tematici dedicati alla carriera musicale dei Pink Floyd. All’Augusteo il pubblico ha assistito ad uno show straordinario, frutto perfetto di studio minuzioso e approfondito delle partiture e delle esibizioni in pubblico di una delle band inglesi più famose e popolari di tutti i tempi.
Il concerto
Oltre alla bravura di tutti i componenti del gruppo, con l’utilizzo della strumentazione originale dell’epoca (dalla Fender Black Strat al Fender Precision, dal Farfisa Compact Duo al Binson Echorec), quello che sorprende del concerto sono anche le scenografie. Oltre alle immagini proiettate sul grande schermo a forma di gigantesco occhio che ripropongono i video originali dell’epoca, va sottolineato anche l’eccezionale disegno luci, con sorprendenti effetti laser che fanno immergere il pubblico in quella che molti critici musicali hanno chiamato “Floyd Experience”.
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