domenica 24 Novembre 2024
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Infanzia, dalla Regione Campania 5 milioni per nidi aziendali

NAPOLI. Infanzia, dalla Regione Campania 5 milioni per nidi aziendali
Incontro nella sede Confapi per la presentazione del progetto «Assistente Mamma»

Si è tenuto, presso la sede di Confapi Napoli l’incontro, dal titolo “Più welfare e formazione per le Imprese, obiettivi per il 2020”, a cui hanno preso parte l’assessore regionale alle Pari Opportunità e Formazione, Chiara Marciani, il presidente della Confapi Napoli, Raffaele Marrone, il presidente Asi Caserta Raffaela Pignetti, il presidente Asi di Napoli Giuseppe Romano, la presidente della Confapi Scuole Paritarie, Valentina Ercolino, e la presidente Confapi Donna la dott.ssa Anna Sommella.
Nel corso dell’incontro, l’assessore Marciani ha preannunciato la pubblicazione di un bando per i fondi da utilizzare per l’apertura di nidi aziendali. Sono stati stanziati, infatti, 5 milioni di euro per poter colmare le tante richieste di dipendenti di azienda che lamentano la carenza dei servizi per la prima infanzia. L’iniziativa è stata anche l’occasione per presentare una nuova figura professionale a sostegno e aiuto per le neo mamme e i neo papà, individuata dalla Confapi sezione scuole paritarie della Campania. Si tratta di un profilo unico nel suo genere, denominato «Assistente Mamma», che sarà riconosciuto dalla Regione Campania, introducendo una nuova figura professionale che diventa una reale possibilità di sbocco professionale per tante donne inoccupate dai 38 ai 60 anni.
«Un incontro che segue una prima riunione fatta in assessorato per costruire una strategia condivisa con Confapi, partendo dall’esigenza di sviluppare il lavoro su una figura professionale che possa venire incontro non solo alle mamme, ma proprio alle famiglie della nostra regione», ha sottolineato l’assessore Marciani. «Una figura in grado di offrire dei servizi che possano conciliare al meglio la vita familiare con quella lavorativa. Grazie anche a Confapi stiamo portando avanti un lavoro che dovrebbe essere una sorta di apripista rispetto alle altre regioni, partendo dalla certificazione delle competenze».
Illustrato anche il programma d’intervento che vedrà Confapi impegnata nel prossimo anno, con l’attivazione di corsi di aggiornamento, di formazione-perfezionamento che saranno erogati, in forma gratuita, periodicamente, alle maestre e agli insegnati dipendenti delle aziende iscritte alla Confapi. A loro volta i presidenti delle Asi di Napoli e Caserta hanno sposato la possibilità di rivolgersi alla Confapi per aprire nidi aziendali, colmando le tante richieste da parte dei dipendenti delle aziende consorziate delle Asi, di avere strutture aziendali, che sarebbero un notevole respiro di sollievo per la sempre più complessa gestione familiare.
«Il Consorzio Asi Caserta – ha evidenziato il presidente, Raffaela Pignetti – è impegnato a promuovere l’apertura di asili nido nella convinzione che sia urgente diffondere strumenti di welfare. Asili nelle aree industriali vuol dire attuare una politica a favore delle famiglie, avvicinarsi alle esigenze dei genitori, difendere i diritti dei lavoratori».
Per il presidente Asi Napoli, Giuseppe Romano, l’incontro è stato una «ottima occasione di confronto sul tema dei servizi in generale e su quello degli asili nido in particolare. Asi Napoli apprezza e condivide l’iniziativa di Confapi».
«In questo momento storico così precario e disorientante, occorre guardare avanti e tenere bene i piedi per terra. Bisogna lavorare prestando attenzione a quelle che sono le vere necessità delle persone, aiutando a creare prospettive di vita migliori e aprendo nuovi scenari di lavoro. Occorre procedere a piccoli passi in modo contrario, aborrendo il mordi e fuggi». Ha dichiarato invece Valentina Ercolino, presidente della Confapi Scuole Paritarie. «Per rispondere alle tante carenze all’interno delle famiglie – ha proseguito-, la Confapi sezione scuole paritarie della Campania, ha programmato per il prossimo anno, azioni mirate, proprio al benessere dell individuo e ha elaborato, per i genitori che lavorano, azioni rivolte a migliorare l’organizzazione dei bambini della prima infanzia, e a dare la possibilità di implementare una nuova figura professionale, spendibile su tutto il territorio nazionale ed europeo, sempre per sostenere ed aiutare le neo mamme e i neo papà. Noi della Confapi che svolgiamo attività imprenditoriali, risulta più semplice intercettare le criticità, e l associazionismo, a cui apparteniamo, ci porta ad essere una grande famiglia, lavorando insieme per migliorare il contesto sociale».
«In Italia non esiste una figura professionale come quella indicata. Non parliamo di una operatrice d’infanzia, ma di un supporto materiale e psicologico alle donne che per la prima volta arrivano alla maternità, aiutandole in tutte quelle mansioni necessarie per un bambino. Parliamo della possibilità di profilare persone che molto probabilmente sono uscite dall’ambito del lavoro, in un’età che va dai 38 ai 60 anni». Ha sottolineato invece Anna Sommella, presidente Confapi Donna, che si è soffermata anche sui fondi della Regione. «Gli asili nido sono una necessità primaria per attivare e mandare avanti un welfare degno di questo nome. Una mamma che possa in maniera tranquilla lasciare il proprio bambino in un asilo nido, è una mamma più serena. E, soprattutto, andrebbero aperti in aree in cui c’è una reale necessità. In quelle zone periferiche che devono essere rivalutate e aiutate. E quale migliore occasione di una donna che possa tranquillamente lasciare il figlio a un asilo nido, per dedicarsi a se stessa o a un lavoro? Educare al bello significa educare a una vita più serena».
«Il lavoro portato avanti da Confapi Napoli – ha sottolineato il presidente Raffaele Marrone – è sempre più importante e il bilancio assolutamente positivo. La nostra Confederazione è diventata un punto di riferimento e, soprattutto, portatrice sana di idee e soluzioni. Dall’infanzia alle opportunità di lavoro, tutto ciò è una dimostrazione della rete che siamo riusciti a creare tra gli Enti, portando ulteriore valore al territorio. Sul quale, dal nostro bagaglio imprenditoriale, dal nostro desiderio di strutturare tante progettualità, stanno nascendo molte occasioni positive di crescita e di sviluppo».

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