giovedì 21 Novembre 2024
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L’eruzione del Vesuvio raccontata da Plinio nel libro di Alessando Luciano

LIBRI. Un viaggio emozionante nella storia, con il libro dell’archeologo Alessandro Luciano “Gli ultimi giorni del comandante Plinio”.

Un viaggio emozionante, un cammino nella storia classica è ciò che ci propone l’archeologo Alessandro Luciano ricercatore in Scienze dell’Antichità. “Gli ultimi giorni del comandante Plinio” edito dalla Marlin editore di Tommaso e Sante Avagliano, racconta i momenti che precedettero l’eruzione del 79 d.c vissuti da un personaggio di spessore: Plinio il Vecchio. Uno studioso, nella storica biblioteca dei Girolamini di Napoli, trova un prezioso manoscritto: un diario, del celebre naturalista, scampato alla furia del Vesuvio. Quasi come se avesse avuto timore di distruggere l’arte e la cultura di quei tempi, il vulcano ha conservato per millenni nelle sue viscere una storia immensa, un patrimonio culturale e artistico di inestimabile valore. Nel libro troviamo descrizioni urbanistiche dettagliate delle città di Miseno, Puteoli, Baia, Ercolano, Napoli e Pompei, la grandiosa mente di Plinio è riuscita a lasciarci testimonianze ingegneristiche, naturalistiche e filosofiche dell’epoca. Nelle pagine dell’opera rivivono i suggestivi posti dell’area flegrea e la magia che li avvolge dalla notte dei tempi. Il mito di Enea si alterna con quello della Sibilla Cumana, nel racconto degli ultimi giorni di Plinio riusciamo ad intravedere anche quella sottile linea che inizia a segnare la fine del culto degli Dei e l’inizio del cristianesimo. Gli aspetti naturalistici sono dettagliatamente descritti, Plinio descrive il collasso della nube piroclastica come un qualcosa di spettrale, lui stesso nella sua immensità intellettuale capisce di essere una “parte infinitesimale” della natura, di fronte a quell’ inaspettata eruzione che lui, uomo delle milizie e ricercatore non può tenersi lontano. L’amore per una donna, per la cultura e per la scienza lo porteranno dritto nella furia omicida del Vesuvio. Gli amori e le passioni nell’Impero Romano rendono il romanzo storico ancora più affascinante, l’accostamento che l’autore fa tra la giovane schiava Efeba (amante di Plinio) con la poetessa greca Saffo ci fa capire quanto, nonostante la società maschilistica dell’epoca, la figura della donna fosse importante e soprattutto  come la potenza della seduzione femminile potesse far capitolare anche gli uomini più integerrimi. Plinio riesce nelle sue ultime memorie a far riemergere dagli abissi della storia una catena di eventi, che come in un film, ci proietta nella vita quotidiana dell’Impero Romano con un protagonista indiscusso: il Vesuvio.

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