RSU DemaSpa: “Sindacato ha indicato la strada di un confronto serio”

SOMMA VESUVIANA. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della RSU “Dema spa”

“Care Lavoratrici e cari Lavoratori

La complessità che sta assumendo la nostra vicenda rende doveroso cominciare a fare il punto della situazione.

La prossima settimana é segnata da appuntamenti importanti di coordinamento tra Fim – Fiom – Uilm

Dall’annuncio della volontà di fare un nuovo piano industriale sono passati diversi mesi, il sindacato ha coerentemente indicato la strada di un confronto serio, istituzionale e nazionale su di una vicenda che da anni viaggia in chiaro scuro.

La Rsu e tutti i dipendenti di questa azienda attendono questo momento di confronto con la determinazione e la consapevolezza di chi sa di meritare risposte industriali e non finanziarie.

Tanti ,sono i dubbi che rappresenteremo a tutti i tavoli che si stanno per aprire, ne citiamo alcuni :

1. La discontinuità tante volte enunciata e mai arrivata (tra l’altro impossibile senza investimenti).

2. Le continue e preoccupanti defezioni per “ragioni personali” che segnano questa vicenda,
persino un membro del cda scomparso senza nemmeno le suddette “ragioni personali”.

3. La totale o quasi, mancanza di investimenti tangibili.

4. Attività lavorative annunciate come consolidate e mai partite.

5. La necessità che si superi l’idea che centri di eccellenza o altri progetti si possano pensare sulla base dei finanziamenti pubblici disponibili ( tutti da verificare, la storia recente dovrebbe insegnare) senza mai tenere al centro la logica industriale.

6. L’idea che si possa pensare ad un piano industriale senza lo slancio necessario dell’impresa ma con la logica del contabile.

7. La sensazione pesantissima , di voler scaricare responsabilità altrui , sulle spalle dei lavoratori.

Una sola certezza ci accompagna e ci accompagnerà, la storia di questo sito parla chiaro in tal senso, nessun piano é mai passato e passerà mai sulla pelle dei dipendenti di questo sito e non esistono né esisteranno garanti di operazioni che non tutelino a pieno l’occupazione a cominciare dai 9 colleghi che attendono il mantenimento degli impegni.”

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