POMIGLIANO D’ARCO. La storia della coraggiosa maestra Adele Mazzei raccontata alla libreria “Mio nonno è Michelangelo”. Il “Movimento di Cooperazione educativa” gruppo territoriale vesuviano va il merito per il lavoro di recupero e di ricerca dei vecchi giornali di classe.
Un’epoca diversa ma non troppo lontana, un tempo in cui anche un giudizio scritto sul registro di classe veniva elaborato con il cuore e non con fredda valutazione. E’ la storia dei Adele Mazzei, che durante il periodo fascista, accettò d’insegnare a leggere e a scrivere ai bambini di Rocca Cilento, rinunciando per sempre alla sua posizione di signorina di spicco dell’alta società salernitana. Una narrazione teatralizzata, ieri domenica 29 settembre, alla libreria “Mio nonno è Michelangelo” ad opera del “Movimento di Cooperazione educativa” gruppo territoriale vesuviano. Il gruppo, composto da insegnanti ed educatori, ha ricercato e attuato un lavoro di recupero dei vecchi registri della maestra Adele. Infatti, in quel che un tempo fu la prima scuola di Rocca Cilento (costruita dal podestà appositamente per la maestra salernitana), oggi casa-museo, sono stati ritrovati registri, arredi e suppellettili dell’epoca. E’ stato così possibile ricomporre i pezzi di un vecchio ma affascinante puzzle, una storia dove si è resa necessaria la realizzazione di una narrazione teatrale, allo scopo di far arrivare al cuore degli uditori la dedizione e l’amore, messi in campo dalla Mazzei per i bambini. Le attrici e gli attori sono gli stessi componenti del “Movimento di Cooperazione educativa”, che mossi dall’affetto verso la loro “eroina”, accompagnati da voce e chitarra, hanno ripercorso la vita, i successi, i timori e le angosce della giovane maestra salernitana, attraverso monologhi e dialoghi spinosi al progresso culturale. L’evento che si è tenuto ieri nel cuore di Pomigliano d’Arco ha dato luce ad un’esigenza: quella di recuperare e preservare i vecchi giornali o registri di classe, come testimonianza non solo di un percorso storico – culturale ma anche antropologico. Solo studiando e ricercando nei vecchi documenti, possiamo capire come la platea scolastica sia cambiata nell’ultimo secolo e come l’ evoluzione abbia influito sulle tante generazioni di bambini.
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