SOMMA VESUVIANA. Consigliere comunale, architetto, ma con una passione ed un talento per la musica (è, infatti, un bravo chitarrista) e per la scrittura tanto che da poco è stato pubblicato un suo romanzo che nonostante sia il suo esordio ha già ottenuto un riconoscimento ad un concorso letterario nazionale. E’ Salvatore Esposito, esponente dei Verdi e amministratore comunale a Somma Vesuviana. “Fili d’innocenza” è il titolo del suo romanzo d’esordio che sarà presentato martedì 10 settembre alle 18.30, presso la Sala Donna Lucia del Grand Hotel Quisisana di Capri. Un libro che è già stato insignito della menzione d’onore al concorso letterario Premio Città di Grosseto 2019. Saranno presenti all’incontro il sindaco di Capri Marino Lembo. Dopo i saluti istituzionali introdurrà l’incontro la giornalista Anna Maria Boniello, a seguire gli interventi di Maria Vittoria Di Palma, vicesindaco di Somma Vesuviana e dello speaker Gianni Simioli, concluderà proprio l’autore. Sarà presente all’incontro anche l’attore Elvis Esposito, amato dal grande pubblico per il ruolo di Marcello Solara nel film “L’amica geniale” che declamerà alcuni stralci del romanzo accompagnato alla chitarra da Gianni Cusani. L’evento sarà impreziosito da alcune opere d’arte della pittrice Carla Merone, autrice dell’immagine raffigurata sulla copertina del libro. Al termine della presentazione è previsto un cocktail con l’autore.
LA TRAMA DEL ROMANZO: Fili d’innocenza è un romanzo che nonostante la densità e corposità dei contenuti, scorre semplice e veloce per l’originale capacità stilistica letteraria dello scrittore esordiente. Nell’opera ispirata a personaggi e luoghi reali, l’autore fa narrare al protagonista Riccardo De Maio una parte significativa della sua storia personale. Prevalentemente quella corrispondente al periodo infantile ed adolescenziale degli anni ’60-’70 del secolo scorso. In modo poetico, traumatico, a volte persino violento, essa si va ad intrecciare con le storie (assolutamente fantasiose) di Marcello e Nino, due dei fratelli che con lui e i genitori costituiscono la “focosa” famiglia di un paese agricolo dell’entroterra vesuviano. L’incipit è subito una fuga dalla realtà. La turbolenza emotiva, causata da una visita carceraria, è talmente forte che Riccardo cerca di combatterla col trambusto notturno della sua vecchia chitarra. Essa, inutilizzata da decenni, da questo momento in poi diventa il leitmotiv di ricordi bellissimi, intervallati da tanti altri assai meno belli. Così, alla disperata ricerca di un punto d’equilibrio tra il bene e il male, la trama dei personaggi (di cui abitudini, punti deboli e segreti vengono svelati con accattivante tensione evocativa) passa fluidamente dalle tenebre, che insegnano a fare i conti con le contraddizioni dell’esistenza, all’amore, capace di riconoscere e accettare l’altro per quello che è. Amore che “esplode” nelle ultime pagine finali con l’ultimo toccante segreto.
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