Calvizzano. Il fondamento dei motivi di scioglimento del consiglio comunale di Calvizzano è stato confermato nelle attività portate a compimento dalla triade commissariale presieduta a Calvizzano dal Vice Prefetto, dottor Luca Rotondi. Un lavoro incessante quello effettuato in questo periodo, connotato soprattutto dall’ottima interazione tra i Commissari e i Sovraordinati che hanno fornito chiare direttive ad alcuni settori dell’ente ed accertando molte inefficienze dell’apparato burocratico, nonchè “forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa”. Si menzionano nella relazione il reiterato furto di energia elettrica in circa unici strade e per interi quartieri, l’interdittiva antimafia per una nota azienda funebre, l’accertata e dilagante evasione fiscale sul territorio, e quant’altro emerso. È su tali basi che il Consiglio dei Ministri ha vagliato gli atti della Prefettura partenopea avallando la richiesta di proroga, concessa, della gestione commissariale per altri sei mesi.
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