MARIGLIANO – E’ Raffaele Spera il vincitore del premio di laurea “Pasquale De Meo” per la tesi in progettazione architettonica. Il giovane ricercatore, ora trasferito a Padova, si è laureato, alla Federico II, in ingegneria edile ed architettura, ed ha conquistato il premio con la sua tesi inerente al “Progetto di parco archeologico per la fruizione e la valorizzazione della così detta Villa di Augusto in località Starza della Regina”.
Il concorso è stato bandito dall’Accademia nazionale dei Lincei ( la più antica accademia scientifica del mondo, fondata nel 1603, che ha visto tra i suoi primi soci Galileo Galilei) con i fondi messi a disposizione dall’ ingegnere Antonio De Meo per onorare la memoria di Pasquale De Meo, professore ordinario di architettura e composizione architettonica nella facoltà di ingegneria dell’ università di Napoli.
Il progetto di parco archeologico riguarda la così detta “Villa Augusto” a Somma Vesuviana il cui scavo, diretto dal professore Masanori Aoyagi su progetto del professore Antonio De Simone, è ad opera dell’ università di Tokyo, che cura anche il blog ed il sito web ufficiale.
La tesi del giovane Raffaele Spera ha affrontato diverse problematiche, come ad esempio, assicurare l’accessibilità al sito, permettere la continuazione degli scavi, proteggere il reperto archeologico e garantire la conservazione dei reperti archeologici nel sito: “ l’importante – dichiara Raffaele Spera parlando del progetto – era permettere l’accessibilità al sito e collegarlo, attraverso un sistema di percorsi e punti di vista, a tutti gli elementi di valenza del territorio che, appunto, sono i riferimenti geografici, il suolo agricolo e i reperti archeologici nel sottosuolo. Tutti i giorni abbiamo avanti agli occhi i nostri campi, il Vesuvio e i Preappennini – spiega il giovane ricercatore – però a volte è come se ne perdessimo la valenza. Quello che può fare un architetto – afferma Spera – è cambiare i punti di vista in un percorso che progetta e rendere maggiormente visibile alcune cose, ed è ciò che ho cercato di fare”.
Il progetto, infatti, prima di arrivare ad una soluzione tecnologica doveva connettere il bene archeologico a tutto il sistema di beni culturali presenti sul territorio:“ prima di arrivare al progetto vero e proprio – afferma Spera – ho effettuato uno studio di analisi del territorio, cercando di individuare tutti i beni di carattere naturale o antropico e ho cercato di metterli in relazione tra loro. Per esempio, le coperture che avevo progettato riproponevano il paesaggio agricolo nella parte superiore perché il suolo di Somma Vesuviana ha un particolare pregio agricolo riconosciuto anche da specifiche normative”.
Raffaele Spera, che con professionalità e passione ha realizzato un interessante lavoro, è stato premiato il 26 giugno durante la cerimonia a Palazzo Corsini a Roma, sede dell’ Accademia dei Lincei, alla presenza del presidente Giorgio Napolitano.
L’Accademia ha assegnato, in totale, ben 5 premi a docenti, studenti ricercatori e istituzioni scientifiche napoletane in altre discipline. “ E’ stato un onore per me ricevere questo premio. La cosa che mi riempie di orgoglio – spiega Spera – è aver parlato di Somma Vesuviana al di fuori dell’ area napoletana. Somma Vesuviana è ricca di cose preziose e tradizioni ed io ho avuto modo di conoscere tante persone, fortemente legate alle proprie radici, che cercano di valorizzare questo territorio ricco di storia e, nel mio piccolo, ho cercato di contribuire anch ’io! Un architetto, un ingegnere, ha il dovere di essere al servizio del territorio e valorizzarlo altrimenti non ha senso il ruolo che ricopre. Voglio ringraziare – aggiunge infine – tutti coloro che mi hanno dimostrato ampia disponibilità e hanno contribuito alla realizzazione del mio progetto e al buon risultato raggiunto”.
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