NOLA. Domani Molaro “mette il velo” al Giglio di Therasia. L’opera diventa virale: souvenir, mostre in giro per il mondo, torte e… anche i cittadini apprezzano la svolta creativa del Profeta dell’Art Couture.
Mancano poche ore alla presentazione ufficiale del Giglio che lo stilista Gianni Molaro ha creato per la popolare festa cattolica che andrà in scena domani mattina, domenica 30 giugno, in piazza Duomo a Nola. Il debutto è stato preceduto da una sfilata di abiti da sposa di Molaro, che si è tenuta nella storica piazza, alla quale hanno assistito oltre duemila persone incantate dal genio creativo del Profeta dell’Art Couture (come lo ha definito già nel 2013 la rivista di moda Rendez Vous), e dalla rinomata sartorialità della maison. L’evento è stato dedicato all’attrice Loredana Simioli, venuta a mancare pochi giorni fa.
“Il velo dell’alta struttura dedicata a Therasia, moglie di San Paolino, sarà aperto in Piazza domenica mattina, con in sottofondo l’Inno a Therasia, composto appositamente per la Festa dei Gigli”, afferma Molaro. Dopo le polemiche iniziali sull’immagine realizzata per la famiglia Simonetti, maestri di Festa del Giglio dell’Ortolano, l’opera sta diventando virale, non solo sui social, destando la curiosità di altri comparti del mondo creativo e artigianale. “Ci sono già state alcune manifestazioni d’interesse per “la sposa del Vesuvio” (nome dell’opera), tra cui quella di una celebre azienda di ceramiche vietresi che vuole riprodurre il Giglio per realizzare dei souvenir – racconta lo stilista – così come mi è giunta anche la proposta un importante curatore di mostre internazionale che vorrebbe portare l’opera nelle piazze italiane ed estere”. Perfino la celebre pasticceria Caldarelli ha realizzato una torta con il Giglio di zucchero come decorazione.
Insomma, dopo i vari “labbra troppo rosse, troppo carnose, non sono da Santa” oppure “non somiglia a Therasia”, e così via, il Giglio ispirato alla donna, moglie e madre che si dedicò alla vita ecclesiastica insieme a San Paolino (a cui è dedicata la tradizionale performance del ballo dei Gigli nella piazza nolana), comincia a ottenere grande favore e ottime recensioni. “C’è stata quella che viene definita ‘distruzione delle aspettative’, Gianni Molaro non ha preteso di realizzare un rivestimento tradizionale, in un mondo che non è suo, ha stravolto e ribaltato tutte la carte in tavola, realizzando un progetto del tutto nuovo”, oppure “Pur comprendendo un certo rigore interpretativo, ritengo che a un artista, in qualsiasi campo, non possa essere messo un bavaglio che ne limiti creatività ed espressività”, sono solo alcuni dei commenti a favore della splendida interpretazione di Molaro che ha dato uno sprint al famoso rituale fastivaliero che si svolge da decenni nella città di Giordano Bruno.
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