NAPOLI. Traffico di droga, armi e documenti falsi, due importanti operazioni dei carabinieri: 22 arresti.
I carabinieri del nucleo investigativo del Comando Provinciale di Napoli hanno dato esecuzione ad una misura cautelare nei confronti di quindici indagati, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi e utilizzo di documenti di identità contraffatti.
Le attività di indagine, sviluppate dall’ottobre 2015, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei componenti di un gruppo di narcotrafficanti operante in Campania ed in altre regioni italiane. Le investigazioni, nel corso delle quali sono stati sequestrati quasi tre chilogrammi di cocaina e denaro contante, si sono fondate su un vasto compendio di intercettazioni telefoniche ed ambientali di un gruppo di soggetti attraverso i quali è stato possibile allargare il raggio d’azione in ambito internazionale.
Sono stati individuati non meno di tre canali di approvvigionamento dello stupefacente, che a loro volta risultano riconducibili a narcotrafficanti dell’area napoletana divenuti negli anni figure di prima grandezza nel mercato mondiale dello stupefacente ed attualmente latitanti.
La ricostruzione del metodo di approvvigionamento della droga mostra come, a differenza del passato quando venivano utilizzati prevalentemente soggetti direttamente affiliati, negli ultimi anni i clan camorristici di Napoli e provincia abbiano preferito avvalersi di brokers trasversali che, privi di legami organici con le consorterie locali, operano attraverso numerosi e diversificati canali di approvvigionamento.
Gli arrestati, che sono stati tradotti in carcere in attesa degli interrogatori di garanzia che si terranno nei prossimi giorni, sono ritenuti collegati a network criminali internazionali, a loro volta guidati da soggetti come Imperiale Raffaele, da lungo tempo rifugiatosi negli Emirati Arabi Uniti, e Carbone Bruno.
Misura Cautelare della custodia in carcere
Abbrunzo Luigi 35enne
Bosti Ettore 33enne
De Cicco Vincenzo 49enne
Liuzzi Massimo 45enne
Marono Giuseppe 51enne
Perrotta Ferdinando 46enne
Russo Angelo 41enne
Scognamiglio Raffaele 44enne
Simeoli Marco 35enne
Smiraglia Eugenio 55enne
Misura degli arresti domiciliari
Ambrosino Maurizio 58enne
Carotenuto Luigi 43enne
Corrao Salvatore 33enne
Scognamiglio Giovanni 22enne
Torino Vincenzo 26enne
La seconda operazione dei carabinieri invece ha “smantellato” la piazza di spaccio nel rione Mercato, otto le ordinanze di custodia cautelare. Gli indagati dovranno rispondere, a vario tiolo, di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e di detenzione di armi clandestine. L’indagine ha permesso di far luce su una vera e propria “piazza di spaccio” nel vico Cangiani al Mercato dove trafficava una famiglia in passato vicina al clan dei “Sarno”.
Durante le operazioni sono state sequestrate diverse somme di denaro e l’immobile utilizzato per il traffico di stupefacenti. Nel corso di perquisizioni effettuate a riscontro dell’indagine è stato constatato che gli indagati avevano adottato ogni possibile accortezza per assicurarsi impunità e garantire continuazione all’attività di spaccio, con l’installazione di una serie di porte blindate ad apertura elettronica che insieme a un sistema di videosorveglianza da remoto rendevano molto difficoltoso l’accesso alle Forze dell’Ordine.
Documentate numerosissime cessioni di cocaina, crack e marijuana che arrivavano costantemente mediante un canale di approvvigionamento collaudato.
I soggetti avevano nella disponibilità un revolver carico che si passavano di mano in mano a seconda delle necessità del momento. L’arma è stata sequestrata durante una delle perquisizioni.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.