CARDITO. Litigio familiare finisce in tragedia a Cardito. Muore un bimbo in seguito alle percosse, la sorellina ricoverata in codice rosso al Santobono.
Arrestato il convivente della madre dagli agenti del commissariato di Afragola. Borrelli (Verdi): un’immane tragedia sulla quale occorre fare subito chiarezza. Ringrazio personale medico del Santobono che è rientrato per assistere la bimba
“Una violenta lite familiare sarebbe all’origine della morte di un bambino e del ferimento della sorellina a Cardito in provincia di Napoli. Secondo una prima ricostruzione un uomo, arrestato pochi minuti fa, avrebbe aggredito e picchiato a sangue la convivente e i figli con furia brutale. Uno dei due bambini sarebbe giunto già deceduto all’ospedale di Frattamaggiore mentre la sorellina è tutt’ora ricoverata all’ospedale Santobono in codice rosso”. Lo ha reso noto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della commissione sanità, che informato della vicenda si è subito messo in contatto con la direzione del Santobono per seguire la vicenda della sfortunata bimba.
“Il presunto autore del brutale omicidio sarebbe in queste ore già nelle mani degli agenti del commissariato di Afragola – ha proseguito il consigliere Borrelli – mentre il primario del Pronto soccorso del Santobono, Vincenzo Tipo, è rientrato subito in sede, nonostante fosse fuori servizio, per assistere la piccola paziente.
“Si tratta di un’immane tragedia – ha concluso Borrelli – sulla quale è necessario fare subito chiarezza su quanto accaduto prima, durante e dopo l’uccisione del bimbo. Ringrazio medici e infermieri del Santobono, molti dei quali sono rientrati spontaneamente in servizio, per quanto stanno facendo in queste ore per essere vicino alla bimba garantendole le cure necessarie”.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.