ACERRA. Dichiarazione del Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri: «Ad Acerra la quarta linea non la farete! La Città di Acerra è contro l’ipotesi di realizzare una quarta linea dell’inceneritore. Questa Amministrazione, insieme a tutta la Città, sarà contro questa scellerata e pericolosa scelta politica che ancora una volta scarica sul territorio di Acerra l’ennesima emergenza rifiuti a discapito della sola Comunità che sopporta da anni l’impianto che brucia i rifiuti di tutta la Regione Campania.
Chiediamo al Presidente della Regione Campania De Luca di rivedere il piano regionale dei rifiuti e di abbandonare ogni ipotesi di realizzare la quarta linea all’inceneritore di Acerra.
Chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro On. Luigi Di Maio di provvedere ad adottare provvedimenti legislativi chiari che impediscano la realizzazione di un’altra linea nell’impianto di Acerra e che vietino ogni ulteriore imposizione sul nostro territorio.
Le ragioni di queste richieste sono note: il territorio della Città di Acerra ha già pagato tanto e tuttora sopporta lo smaltimento dei rifiuti di tutta la Regione; è il territorio scelto, più di dieci anni fa, dallo Stato come vittima sacrificale per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti di tutta la Regione. Una visione che tragicamente ritorna oggi dopo dieci anni, al prospettarsi di una nuova emergenza.
E’ venuto il momento che la Regione Campania di De Luca abbandoni questo accanimento ed il Governo del Presidente Conte e del Ministro Di Maio adottino provvedimenti per fermare ogni ampliamento e per vitare ulteriori imposizioni.
Regione e Stato ricordino che nei primi anni 2000, da più parti, fu proposta – soprattutto sotto l’egida del Vescovo Mons. Riboldi – la creazione ad Acerra di un polo pediatrico. Quel progetto è svanito nel nulla, mentre, superando tutte le resistenze locali, lo Stato ha imposto, con legge, la realizzazione e messa in esercizio dell’unico inceneritore della Regione Campania, che risulta essere il più grande d’Europa. Tutti ricordino che grazie alla Città di Acerra, che ha dovuto subire un ulteriore impatto ambientale e sanitario, la Campania è uscita dall’emergenza rifiuti.
Ora diciamo basta, la quarta linea ad Acerra non si farà.
Riteniamo che in passato si sia fatta una scelta politica ben precisa: sacrificare un territorio a vocazione agroalimentare già martoriato dal punto di vista sanitario ed ambientale per salvaguardare altri territori non compromessi.
Non consentiremo che ciò accada di nuovo, non permetteremo ulteriori danni. Pretendiamo invece che si alleggerisca il carico ambientale sul nostro territorio.
Si fermi la realizzazione della quarta linea ad Acerra, si adotti una legge che impedisca di gravare la situazione ambientale di un’area territoriale con il maggiore tasso di giovani e bambini che, com’è noto, sono i soggetti più esposti alle patologie tumorali connesse all’inquinamento ambientale.
La Regione Campania ed il Presidente De Luca, piuttosto, anziché sacrificare e danneggiare nuovamente la Città di Acerra, si impegnino a rispettare finalmente quanto sottoscritto anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri negli ultimi mesi dell’emergenza rifiuti (agosto 2009), quando furono assunti precisi impegni con la Città, tra i quali la rimozione ecoballe ed altri rifiuti abbandonati e nonché vari interventi di bonifica, mai realizzati. La Giunta ed il Consiglio Regionale blocchino il rilascio da parte degli uffici regionali di altre autorizzazioni ad impianti che trattano rifiuti nella nostra area che violano gravemente il criterio del “cumulo degli impatti”, e si sbrighino ad approvare una moratoria contro l’insediamento di nuovi, eventuali, impianti inquinanti.
Questi sono gli atti dovuti che oggi la Città attende, non altre pericolose e deliranti idee strumentali che respingiamo fortemente.
La Regione Campania tenga conto del carico ambientale patito da Acerra e dai suoi abitanti, eviti di affrontare il problema dei rifiuti con la scelta politica, avallata da qualche esponente locale, di gravare su un territorio già martoriato per non creare conflitti altrove.
Il Presidente De Luca riveda il suo piano. Non realizzerà la quarta linea ad Acerra.
Il Ministro Di Maio si impegni per un provvedimento di legge che fermi l’ampliamento dell’inceneritore e vieti la realizzazione e l’insediamento di altri impianti inquinanti.
Acerra ha già dato, troppo».
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