SANT’ANASTASIA. “Vendemmiamo la Catalanesca”
Sabato 13 ottobre 2018 a Sant’Anastasia, in provincia di Napoli ci sarà la grande festa della vendemmia 2018 organizzata dalla Azienda Vitivinicola Cantine Olivella. Ritorna dunque come ogni anno “Vendemmiamo la Catalanesca” una speciale occasione per celebrare i grandi vini vesuviani. L’appuntamento è presso la sede dell’Azienda Cantine Olivella in via Zazzera, 28 – 80048 Sant’Anastasia (Na).
Una giornata immersi nel verde alle pendici del Monte Somma nel Cuore del Parco Nazionale del Vesuvio dove natura, storia e tradizioni popolari faranno da cornice ad una delle pratiche agricole più antiche: la vendemmia.
Dalle ore 9,00 in avanti gli ospiti saranno accompagnati nel vigneto adiacente all’azienda, dove con entusiasmo i tre Soci dell’Azienda Vitivinicola Cantine Olivella, Andrea, Ciro e Domenico assieme all’immancabile Angela, renderanno partecipi coloro che vorranno prendere parte alle attività di raccolta delle uve.
Ai partecipanti verrà consegnato il kit da vendemmia: forbici, guanti monouso, paniere e la oramai mitica maglietta griffata “Catalanesca l’uva nostra”.
Nel corso della giornata si svolgeranno due Seminari-Degustazioni* dal titolo Pane, Vino & Pomodoro.
Ogni seminario durerà circa 50 minuti, il primo si terrà alle ore 10.00 e il secondo alle 11,00 (è richiesta una prenotazione specifica indicando l’ora d’inizio).
Un approfondimento tematico condotto da Alberto Capasso, Responsabile del Consiglio Regionale di Slow Food Campania e Basilicata, che guiderà i partecipanti alla scoperta dei prodotti agricoli vesuviani. L’approfondimento riguarderà il “Pane cafone” Vesuviano ed il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, passando per i vitigni autoctoni del areale vesuviano: la Catalanesca, Il Caprettone ed il Piedirosso.
In degustazione Katà> Catalanesca del Monte Somma IGP 2017, Emblema> Vesuvio Caprettone DOP 2017, VIPT> Vesuvio Piedirosso DOP 2016.
Il Pane è quello prodotto alle falde del Vesuvio, con lievitazione naturale con il “criscito”, ovvero acqua, farina e parte dell’impasto delle precedenti infornate, lasciato a fermentare per oltre dieci ore e cotto con legna di albero di albicocca. Il pomodoro è il mitico Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP. Verranno illustrate le peculiarità di questi prodotti e la filosofia di produzione.
I seminari – degustazione sono riservati solo a due gruppi di venticinque persone. Le adesioni verranno accolte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Alle ore 12,00 terminata la vendemmia, di ritorno dal vigneto, un pranzo in cantina attenderà i visitatori.
Il menù, preparato da Maestri della Cucina Romana Flavio De Maio Patron del Ristorante Flavio al Velavevodetto, Loredana Santarelli del Ristorante Velavevodetto ai Quiriti, Rosario Malapena e Cristina Sebastiani del Ristorante Rosario di Fregene, prevede:
Gnocchi di patate al sugo di Pomodorino del Piennolo del Vesuvio e basilico, Pasta e fagioli con le cozze e Polpette al sugo.
La pasta utilizzata è del Pastificio Le Gemme del Vesuvio, il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP di Olivella Gourmet.
Il servizio è a cura degli alunni dell’Istituto Professionale Andrea Torrente, di Casoria. I vini saranno serviti dall’AIS (Associazione Italiana Sommelier)
Nel pomeriggio, tra balli e canti, inebriati dai suoni e colori della tammorra l’uva sarà trasformata in mosto e, a fine giornata, ci sarà un unico grande brindisi al vino nuovo.
La festa continuerà con un repertorio di musica popolare proposto dall’Associazione Culturale ‘a Paranza dè Gavete 1° Maggio, di Somma Vesuviana. Grandi e piccini potranno trascorrere un’allegra esperienza insieme al gruppo musicale. Il canto popolare proposto dall’Associazione si pone come una manifestazione rituale magica, originale, irripetibile, tramandata oralmente di generazione in generazione, a cui va attribuita un’inequivocabile sacralità. I canti della tradizione vesuviana, infatti, sono rivolti alla terra, alla montagna, al sole. Sprigionano energia positiva, evocano ed esorcizzano la realtà quotidiana.
Presenti per l’occasione
La Distilleria Amato, in degustazione quest’anno una fine acquavite da Albicocche della varietà “Pellecchiella” coltivate sul Monte Somma a ridosso del Vesuvio, la dove il terreno vulcanico assicura una grande resa aromatica del frutto che viene raccolto quasi surmaturo per essere avviato alla fermentazione e successiva distillazione a bagnomaria. Un distillato intenso, caratterizzato da un aroma leggermente vanigliato e da un sapore aromatico, morbido e piacevole.
Vincenzo Manno di Agio Cigars, uno dei principali produttori di sigari in Europa, azienda Olandese con sede produttiva a Santo Domingo nella Repubblica Dominicana ci farà conoscere il mondo dei sigari. Condurrà i presenti in un singolare viaggio nel buon gusto e nel saper vivere. Il viaggio, partendo dalla foglia di tabacco e dal suo seme, si concluderà con la presentazione del sigaro in scatola. Si scoprirà cosa serve per coltivare un buon tabacco, cosa crea il sapore e come viene prodotto un sigaro di qualità.
L’Associazione Autism Aid onlus, la cui partecipazione a “Vendemmiamo la Catalanesca” ha anche lo scopo di avviare i ragazzi con autismo alle attività agricole.
Il Vespa Club Napoli con un’esposizione di Vespe d’epoca da scoprire in tutti i loro dettagli. Saranno presenti tutti (o quasi) i modelli di vespe anche i più rari ed originali, pezzi unici da museo.
Per partecipare a “Vendemmiamo la Catalanesca”:
Per gli adulti> Prenotazione obbligatoria entro lunedì 8 ottobre e Ticket di partecipazione 15,00 euro
Per i bambini> Prenotazione obbligatoria entro lunedì 8 ottobre e Ticket di partecipazione 5,00 euro
Per partecipare anche al Seminario “Pane – Vino & Pomodoro”:
Per gli adulti> Prenotazione specifica obbligatoria entro lunedì 8 ottobre e Ticket di partecipazione 15,00 euro + 5,00 (costo per seminario) Totale 20,00 euro
Per i bambini non è consentita la partecipazione ai Seminari
Per informazioni e prenotazione (obbligatoria): 081 5311388 – vendemmiamo@cantineolivella.com
Flavio al Velavevodetto – Il Patron e Chef De Maio è il Flavio dell’insegna Flavio al Velavevodetto. Situato nel quartiere Testaccio, che di notte è animato da una movida giovanile,rinfranca con i piatti tipici della cucina romana: amatriciana, gricia, polpette, carciofi, puntarelle e molto altro, tutto “filologicamente eseguito“. Il locale è molto particolare. Ci sono due sale interne, con finestrelle che permettono di vedere i cocci di vecchie anfore che costituiscono lo scheletro del monte (monte dei Cocci) e fanno entrare le correnti d’aria che ne percorrono le grotte: un’aria condizionata naturale. I piatti che propone Flavio variano in base al mercato, Flavio ha grande attenzione per le produzioni locali. Al quartiere Prati invece Flavio assieme a Rosaria Santarelli ha aperto il Velavevodetto ai Quiriti. Entrambi i locali si Ispirano all’antica tradizione capitolina che trovava nel pranzo della domenica la sua apoteosi, i locali presentano sapori scomparsi dalle tavole contemporanee, ma presenti nella memoria dei romani doc. www.ristorantevelavevodetto.it
Ristorante Rosario di Fregene – Ristorante appartenente al noto stabilimento balneare Albos Club sul Lungomare del Levante di Fregene, Rosario ha fatto delle materie prime offerte il segreto del suo successo. Collocato su una terrazza rialzata con grandi vetrate, che permette di godere della migliore vista sul mare, con un panorama a 360 gradi, questo ristorante propone pesce sempre freschissimo, lavorato con attenzione per preservarne tutte le caratteristiche e proprietà nutrizionali. Crudi, insalata di mare, cartoccio di alici fritte, ricette della tradizione – come i classici spaghetti con le vongole – e una selezione di ostriche, sono tra i piatti che compongono il menù, scritto a mano e poco ampio poiché ispirato al pescato del giorno e alla creatività giornaliera dello chef Rosario Malapena.
Alberto Capasso – Informatico per formazione e professione, che svolge presso l’Università degli Studi di Salerno, ha 63 anni ed è di Ottaviano (Na). Inizia la sua presenza in Slow Food come docente dei Master of Food Vino. Nel 2010 viene eletto Fiduciario di Slow Food Vesuvio mentre nel 2014 entra a far parte del Comitato Esecutivo Regionale come Vice Presidente. Attualmente è Responsabile del Consiglio Regionale di Slow Food Campania e Basilicata, (quello che prima si chiamava presidente) Sommelier, Docente per i Master of Food di Slow Food per il Master Vino e Docente Fisar.
Il Pastificio Le Gemme del Vesuvio è un’azienda artigianale giovane nata nel 2004, dalla volontà di creare una pasta di qualità, unica e tradizionalmente genuina. Dall’esperienza di oltre 30 anni derivante dalla prima azienda dell a famiglia Fornaro l’ Ar.Ter. srl , che si occupa di innovazione tecnologica
nel settore metalmeccanico e di manutenzione per pastifici, nasce la neces sità di creare un prodotto di qualità, tradizionale ma allo stesso tempo innovativo.
La semola selezionata è 100% italiana composta da diverse varietà di grano d uro altamente proteico, l’acqua è purissima e certificata, l’impasto è realizzato lentamente, in modo tale da assicurare la perfetta ed intima unione tra semola e acqua. Il punto di forza è racchiuso nelle trafile in bronzo, nella lenta lavorazione e nelle basse temperature; elementi che caratterizzano un prodotto artigianale in grado di preservare i valori nutrizionali e le caratteristiche eccellenti dei grani utilizzati. L’azienda investe, in misura sempre maggiore, nello sviluppo di nuovi prodotti funzionali alla salute dell’uomo come la pasta alle alghe, alla patata viola, la linea integrale e la pasta biologica. www.legemmedelvesuvio.com
Amato Distilleria dal 1881 – L’Azienda nasce, nel 1997, dall’idea di mettere in funzione un vecchio alambicco di rame risalente ai primi del ‘900 e che era stato abbandonato da Gaetano Amato, il fondatore della distilleria, per quasi 80 anni. Grazie all’aiuto di bravi ingegneri rimettono in sesto l’impianto, nel frattempo Giuseppe consegue il Master in Scienze delle Grappe a San. Michele dell’Adige e si qualifica mastro distillatore. Dopo quasi dieci anni da quella idea nascono le prime bottiglie di grappa mai prodotte in Campania. Emerge il talento immenso dei vitigni autoctoni della Regione Campania: Aglianico, Greco, Fiano, Falanghina e Catalanesca. www.distilleriaamato.it
Istituto Andrea Torrente, con sede a Casoria in via Duca d’Aosta 63/G, si caratterizza per il costante arricchimento dell’offerta formativa, in un continuo divenire, al passo con la realtà del mondo del lavoro e ai suoi repentini cambiamenti. Alla luce di tali esigenze l’Istituto offre alla sua vasta platea l’Istituto tecnico ad indirizzo economico articolato nei due corsi si Amministrazione Finanza e Marketing e Turismo, e l’Istituto Professionale dei Settore Servizi, indirizzo enogastronomia e ospitalità alberghiera con quattro articolazioni: Enogastronomia, Prodotti dolciari artigianali ed industriali, Sala/vendita e Accoglienza turistica. www.istorrente.gov.it
Autism Aid Onlus, Associazione che persegue finalità di solidarietà sociale attraverso la difesa dei diritti e delle pari opportunità delle Persone con autismo.
La partecipazione a “Vendemmiamo la Catalanesca” ha lo scopo di avviare ragazzi con autismo alle attività agricole incentivando il loro impegno e coinvolgimento attivo, in un contesto naturalistico di indubbio beneficio per la loro condizione. La vendemmia come celebrazione del “valore” dell’agricoltura, efficace strumento di miglioramento della qualità della vita delle Persone con autismo. www.autismaidonlus.org
Olivella Gourmet nasce a Sant’Anastasia ai piedi del Monte Somma, nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, dall’esigenza di tutelare e valorizzare i prodotti tipici del territorio che ancora esistono ma che stanno pian piano scomparendo. Un progetto con il quale si intende continuare a tenere in vita un territorio, quello Vesuviano, preservando quei sapori e quei saperi trasmessi da oramai lontane generazioni di agricoltori.
Il prodotto di punta è il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano. Chiamato così per via dell’antica pratica di conservazione “al piennolo”, cioè la possibilità di legare, con uno spago legato a cerchio, fra di loro alcuni grappoli detti anche “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del pomodoro per diversi mesi. L’area tipica di produzione del pomodorino del piennolo coincide con l’intera estensione del complesso vulcanico del Somma-Vesuvio e comprende tutti i comuni inclusi nel perimetro del Parco Nazionale del Vesuvio. Il pomodorino del piennolo viene lavorato a conserva in vetro, secondo un’antica ricetta familiare dell’area, denominata “a pacchetelle”, dove il pomodoro tagliato in due parti viene introdotto tal quale e senza aggiunta di ulteriori ingredienti in un vasetto di vetro, che una volta pastorizzato permettere una lunga e sicura conservazione del prodotto.
Associazione Culturale ‘a Paranza dè Gavete 1° Maggio di Somma Vesuviana ha come intento quello di far conoscere quanto di più significativo è stato espresso nell’ambito della cultura popolare oggi in Italia. L’Associazione nasce a Somma Vesuviana, città che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per tutta la cultura e la musica popolare non solo del Sud ma di tutta l’Italia. I componenti dell’Associazione hanno sempre trasmesso intere le voci e i modi di essere di una collettività che in essi si ritrovano grazie all’unità indissolubile della propria identità … Somma dunque, dove le inquietudini del vivere sono forti, dove magia e cruda realtà si scontrano dando luogo al bisogno inesauribile di comunicare il proprio stato d’animo con il canto. Il compito dell’Associazione è quello di ripercorrere a ritroso il sottile sentiero delle memorie, ricercare nel grande grembo della vita passata il senso di quelle musiche e di quei canti, e attraverso questi riaprire all’immaginazione e al sentimento ciò che il tempo sembra voler distruggere. E’ con questa convinzione che ‘a Paranza dè Gavete trova la sua ragione di esistere, la sua forza e la sua vitalità.
AIS – Associazione Italiana Sommelier, è stata fondata il 7 luglio 1965, ha ottenuto il riconoscimento giuridico dello Stato con decreto del Presidente della repubblica n. 539/73. L’associazione non ha fini di lucro ed ha lo scopo primario di qualificare la figura e la professione del sommelier nonché di valorizzare la cultura del vino e del cibo. www.aiscampania.it
La Royal Agio Cigars è un’impresa a tradizione familiare fondata nel 1904 da Jacques Wintermans. Situata a Duizel, un piccolo villaggio nella regione olandese del Kempen, storicamente famosa come regione produttrice di sigari, la Agio produce i sigari olandesi famosi in tutto il mondo. Questi sigari sono conosciuti per la loro ampia gamma, il ricco aroma e per il loro gusto pieno. Con una produzione annua di circa 750 milioni di sigari ed una quota mercato di circa il 12,5% la Agio è un produttore di sigari leader a livello mondiale. La maggior parte dei prodotti sono venduti all’estero ed esportano i sigari in oltre 100 paesi in tutto il mondo.
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