Napoli.Il ricordo dello storico Antonio Sarubbi nel terzo anniversario della scomparsa presentazione del libro “Il salotto di via Vittoria Colonna”, mercoledì 4 luglio 2018, ore 17.30 Palazzo Reale – Piazza del Plebiscito, 1
Nel terzo anniversario della scomparsa di Antonio Sarubbi, la Fondazione Premio Napoli celebrerà il percorso umano e professionale dello storico lucano con un incontro in programma mercoledì 4 luglio alle ore 17.30 a Palazzo Reale. Si partirà dalla presentazione del libro “Il salotto di via Vittoria Colonna – Emilio Scaglione tra Giovanni Amendola e Giustino Fortunato”, una delle ultime fatiche letterarie di Sarubbi, pubblicata postuma dalla casa editrice Homo Scrivens. Il dibattito sarà introdotto da Domenico Ciruzzi, presidente della Fondazione Premio Napoli. Interverranno Marisa Tortorelli Ghidini dell’Associazione lucana “Giustino Fortunato”, il filosofo Berardino Impegno e, in rappresentanza dell’Università di Napoli “Federico II”, il magnifico rettore Gaetano Manfredi con i professori Tullio D’Aponte e Clementina Gily.
Antonio Sarubbi (1933-2015) nasce a Stigliano, provincia di Matera. Dopo aver vinto i concorsi come assistente di Storia medioevale e moderna e di Storia delle dottrine politiche, diventa assistente ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università di Napoli “Federico II” e incaricato di Storia moderna all’Università della Calabria. Dal 1982, quale docente di ruolo, in seguito a chiamata della facoltà di Scienze politiche dell’Università di Napoli, insegna Storia delle istituzioni politiche e, in qualità di supplente, Storia delle dottrine politiche. Insegna anche all’Accademia Aeronautica dal 1996 al 2001 e, a partire dal 2000, alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli “Parthenope”.
In merito all’attività forense, esercitata sin dal 1961, Sarubbi riceve nel 2001 la medaglia d’oro per “…l’esercizio della professione con probità e diligenza”. Dal 18 dicembre 1992 è ammesso al patrocinio davanti alla Suprema Corte e alle Corti superiori, di fronte alle quali ha discusso processi civili, amministrativi e tributari di grande rilievo. Dal 1992 al 2008 è Giudice Tributario della commissione tributaria regionale della Campania. Notevole importanza hanno avuto nella sua formazione l’opera di Gaetano Salvemini, Carlo Levi e Rocco Scotellaro, con cui ha un rapporto culturale fecondo durante il suo soggiorno a Portici, alla scuola di Manlio Rossi-Doria. È stato condirettore della rivista “Socialismo settanta” e ha pubblicato articoli e saggi politici su numerosi periodici.
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