Roma. “C’è stato molto cinismo in questi due mesi, molte valutazioni legate alle proprie forze politiche e non al bene del paese. Se veramente terza repubblica deve essere allora i politici e le forze politiche fanno un passo indietro ed i cittadini un passo avanti con i loro problemi” – dice Luigi Di Maio – “Se saremo capaci di mettere al centro i problemi degli italiani forse riusciremo ad uscire da questa fase di stallo altrimenti noi siamo gli ultimi ad avere problemi ad andare a votare”
“Buongiorno a tutti, grazie di essere qui. Abbiamo ringraziato il Presidente della Repubblica per il lavoro che sta facendo e che sta portando avanti”, così inizia il suo discorso Luigi di Maio, capo politico del MoVimento 5 Stelle, dopo l’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sono trascorsi oltre 60 giorni dal voto del 4 Marzo in cui più di un italiano su tre ha espresso la volontà di avere un governo targato M5S. Dopo due mesi ancora nulla di fatto, con le forze politiche più interessate ai loro giochi di potere interni che all’interesse nel dare un governo all’Italia.
“Negli ultimi due mesi, come Movimento 5 Stelle, abbiamo dato tutto per formare un governo. Lo abbiamo fatto in maniera lineare mettendo al centro il contratto di governo sul modello tedesco e partendo dal presupposto che il 4 Marzo gli italiani ci hanno fatto diventare la prima forza politica del paese con undici milioni di voti ed il 32,5 %”, afferma Di Maio dopo l’incontro con il Presidente Mattarella.
Per cinquanta giorni Di Maio ha provato in tutti i modi a dialogare con la Lega di Salvini, altro vincitore delle scorse elezioni grazie al risultato ottenuto e per aver portato la Lega dal 4 % al 17%. Il MoVimento 5 Stelle ha proposto più volte un contratto alla tedesca con al centro temi ben precisi e comuni alle due forze politiche arrivando ad incaricare il professore Giacinto Della Cananea per ricercare linee convergenti tra i programmi di M5S e Lega.
Unica richiesta di Di Maio era il passo di lato di Berlusconi, il governo poteva partire con la partecipazione dei due vincitori della tornata elettorale : MoVimento 5 Stelle e Lega. Salvini non si slega da Forza Italia e da Berlusconi e continua lo stallo.
Alla luce di questo Di Maio prova a dialogare con il PD, strada che costa molto al capo politico ed al MoVimento 5 stelle alla luce degli attacchi che ci sono stati negli ultimi anni tra le due forze politiche. La responsabilità aveva imposto almeno un tentativo, si prova a dialogare ma tutto si interrompe dopo l’intervista di Renzi a “Che Tempo che fa”.
Lo stagno è evidente, si giunge al terzo giro di consultazioni con il Presidente della Repubblica che potrebbe intervenire direttamente nella formazione di un ennesimo governo tecnico.
“Ieri ho detto chiaramente, la Lega lo sapeva già, che io sono disponibile a scegliere insieme a Matteo Salvini un presidente del Consiglio terzo che possa rappresentare un contratto di governo nel quale ci siano condizioni non trattabili : reddito di cittadinanza, abolizione della legge Fornero per coloro che vogliono andare in pensione in Italia ed una seria legge anticorruzione per ristabilire meritocrazia” – continua Luigi di Maio al termine dell’incontro con il Presidente Mattarella – “Io non sono mai stato l’impedimento a firmare un contratto di governo, perché se il problema era il premier i temi sono più importanti delle persone”
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