NAPOLI. A Napoli l’11 maggio 2018, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, del Sindacato Italiano degli Specialisti in Medicina Legale e delle Assicurazioni, dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Napoli, dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, dell’Ordine dei Notai dei Distretti Riuniti di Napoli, Taranto e Nola, della Confederazione Nazionale dei GdP, si terrà il Convegno:
“IL DIRITTO ALLA VITA, ALLA SALUTE, ALLA DIGNITÀ E ALL’AUTODETERMINAZIONE, TRA LEGGE 24/2017 E LEGGE 219/2017. L’INCAPACITÀ TRA RESPONSABILITÀ SANITARIA E TUTELA PATRIMONIALE NELLA PRASSI NOTARILE”.
Primo convegno del neonato gruppo DAT, formato dall’unione del Sindacato Specialisti in Medicina Legale, SISMEL, con l’Associazione Valore Uomo e l’associazione Amici di Guido Stanzani, AGS.
Il gruppo DAT, che nasce come Gruppo di Studio Interdisciplinare sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento, composto da Magistrati, Avvocati, Medici Legali e Membri della Società Civile, ha voluto questo convegno per proporre un qualificato dibattito sul rilevante tema dell’incapacità, non solo in relazione alle specifiche competenze dello Specialista in Medicina Legale, unico interlocutore specializzato nel coniugare le conoscenze mediche con le esigenze dei giuristi, oltrechè essere il landmark di medici e giuristi nell’approccio multidisciplinare in campo medico-forense, ma per porre a confronto Avvocati, Magistrati e Notai su tematiche di rilevante impatto sociale.
“In tale ottica si discuterà sulla legge 24/2017, progettata con l’intento di normare la responsabilità professionale medica e per fornire, da una parte, al medico e al cittadino maggiori garanzie di buone pratiche, e dall’altra, ai giuristi ed ai loro consulenti, una nuova spinta ideologica verso un contenzioso più snello”, tengono a sottolineare in particolare Maurizio Municinò e Giovanni Liguori, rispettivamente segretario regionale e nazionale del Sismel. “Tuttavia, in questo difficile percorso normativo”, aggiungono Municinò e Liguori, “ il legislatore non è riuscito a completare l’opera ridisegnando, con un provvedimento legislativo, il “consenso informato” che continua ad essere percepito dall’utenza e dagli operatori come un opera di ingegneria sociale correlata alla apprezzabile evoluzione giurisprudenziale. Non a caso sopraggiunge la legge 219/2017, che all’articolo 1 descrive le finalità del consenso informato, a garanzia del diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione sanciti dagli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione e dagli articoli 1, 2 e 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.
In questo contesto si inserisce il dibattito della prima parte del convegno. Infatti, dopo la lezione magistrale su “Bioetica e Biotestamento”, tenuta dal prof. Claudio Buccelli, ordinario di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si porrà al centro del dibattito l’incapacità, sia in termini di accertamento clinico e medico-legale in sede stragiudiziale, con le relazioni dei Medici Legali dott. Alberto Bellocco e dott. Maurizio Municinò, sia in termini di accertamento giudiziario, con la relazione sulla “Responsabilità del CTU nell’accertamento medico-legale dell’incapacità in sede civile”, tenuta dal dott. Francesco Graziano, Magistrato del Tribunale di Napoli, sia relativamente ai suoi riflessi giuridici in campo notarile, con la relazione del Notaio, dott. Carmine Romano. Chiude la sessione l’intervento del dott. Giovanni Liguori, Segretario Generale del SISMEL, sulle competenze del medico nell’accertamento medico-legale dell’incapacità.
Si discuterà quindi sul consenso informato e sui limiti e delle responsabilità del medico nella valutazione di congruità delle Disposizioni Anticipate di Trattamento ex art. 4, comma 5 legge 219/2017 con le relazioni degli avvocati Giuseppe Mazzucchiello e Clementina Fafone, rispettivamente Presidente e Vice-Presidente dell’Associazione Valore Uomo, e del dott. Francesco Ammaturo, Medico Legale.
La seconda parte del convegno pone al centro del dibattito l’incapacità e la tutela del soggetto fragile.
La legge 6/2004 è la continuazione e l’epilogo di un lungo processo elaborativo che aveva già trovato la sua estrinsecazione nella L. 18/1978; in sintesi, è la trasposizione giuridica della liberazione degli alienati di basagliana memoria: dall’interdizione all’amministrazione di sostegno (ADS).
Se il Prof. Paolo Cendon è considerato il padre della legge, il dott. Guido Stanzani è stato il primo a coglierne la coesione testuale e filosofica, nonché i nuovi orizzonti operativi, valorizzando l’importanza della tutela dei diritti inalienabili della persona, soprattutto nei momenti di massima difficoltà, accalorandosi nella difesa degli stessi: il passaggio giuridico dell’incapace da oggetto a soggetto.
Infatti, il Dott. Stanzani si è subito distinto nel panorama giurisprudenziale italiano per la pronuncia di provvedimenti innovativi e che valorizzavano al massimo i principi ispiratori di tale legislazione.
Così, nel Tribunale di Modena, dal punto di vista organizzativo, nell’arco di un decennio sono stati quasi interamente trasformati gli istituti residuali dell’interdizione e dell’inabilitazione nell’ADS.
Inoltre, dopo l’introduzione delle recenti leggi “dopodinoi” e “biotestamento” sono stati elaborati aspetti non marginali dell’incapacità.
Nel Convegno del Gruppo DAT, SISMEL-AVU-AGS, sono curati dal dott. Masoni, Magistrato del Tribunale di MODENA, e dall’equipe dell’associazione AGS, alcuni temi di grande attualità e elevato interesse sociale: il radicamento (a macchia di leopardo) e l’omogeneizzazione dell’ADS nel territorio nazionale; la crescente importanza della funzione sociale dei Care Giver; la delicatezza della responsabilità e doveri dei Legali Sociali; gli ulteriori sviluppi nel consenso informato e nelle D.A.T. della Tabella medico-legale 4.0 AGS, con la relazione congiunta dei, Medici Legali, dott.ssa Ida Storchi e dott. Carlo Alberto Ronco.
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