Napoli è nel caos dopo che la sentenza della Corte dei Conti, che riguarda alcune criticità inerenti il bilancio della città, è balzata al centro del dibattito politico nazionale.
La Corte dei Conti afferma che “nel 2016 il ritardato riconoscimento dei debiti fuori bilancio, in particolare il mancato tempestivo riconoscimento della sentenza esecutiva del CR8 (debiti del terremoto dell’80), ha determinato un raggiungimento solo formale del saldo di finanza pubblica che andrebbe peggiorato di € 265.308.655,25, evidenziando lo sforamento di fatto dell’obiettivo di pareggio di bilancio”
Affermazioni gravissime da parte dei giudici che, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris a la Repubblica, “per un cavillo formale metterebbero a rischio le politiche sociali della città, la qualità dei servizi, la necessità di garantire diritti ai cittadini”. Brambilla, consigliere comunale di Napoli del MoVimento 5 Stelle, si è distinto per un lungo intervento, tenuto nel consiglio comunale del 19 Febbraio scorso, riguardante il nuovo piano di riequilibrio della città in cui aveva chiesto fortemente “di chi era la responsabilità di questi debiti fuori bilancio?”
“E pensare che a gennaio in aula il sindaco, senza nominarmi, disse che c’era un “profeta della legalità“ che aveva anticipato la corte dei conti” – scrive in un post Matteo Brambilla del MoVimento 5 Stelle – “ma che sarei stato sonoramente smentito”.
“Mai come questa volta mi spiace aver avuto ragione” – continua Brambilla – “perché a pagare le conseguenze saranno i cittadini, come sempre. Semplicemente sindaco, nessun profeta, avevo solo letto bene le carte che dicevano chiaramente quello che sarebbe successo, e che avevamo ampiamente preannunciato da quando non erano stati riconosciuti i debiti in aula in tutto il 2016. Non averlo fatto procurerà danni a tutti.”
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.