mercoledì 27 Novembre 2024
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Casalnuovo, in discussione l’osservatorio ambientale: “Un fallimento”

CASALNUOVO. L’osservatorio ambientale viene messo in discussione da coloro che lo hanno voluto: “Così com’è strutturato non funziona”.

Dopo la notizia della “bonifica non prevista” nell’area dismessa ex Moneta, gli ambientalisti fanno barcollare l’osservatorio ambientale di Casalnuovo. Nel caso dell’area ex Moneta, è stato progettato un parco pubblico ma pare che nessuno abbia mai pensato a controllare se esistessero i presupposti per una bonifica. Solo successivamente si sono scoperte tre vasche nel sottosuolo ed in una delle tre è stato rinvenuto amianto.  “…bonifica non prevista all’epoca della progettazione ma contiamo di terminare i lavori nell’anno corrente…”, ha detto il sindaco Massimo Pelliccia in una dichiarazione rilasciata a Cogito.

“Il problema è proprio che la bonifica non è stata prevista in fase progettuale. Come è possibile? Il parco pubblico è stato progettato in un sito industriale dismesso inattivo da oltre vent’anni” afferma un cittadino informato dei fatti.

Molto critici anche alcuni ambientalisti di Casalnuovo che chiedono le dimissioni dei referenti dell’osservatorio ambientale, ritenuto inutile.

“Fatti gravi sono accaduti in città per quanto riguarda l’inquinamento ambientale e l’osservatorio non è mai stato convocato, né per discutere eventuali soluzioni, né per mettere a conoscenza la cittadinanza di questi eventi” – afferma Gabriel Aiello del Movimento “Ci avete ucciso la Salute”-  “A cosa serve stare in un organismo morto?

Il Movimento “Ci avete ucciso la salute” in un comunicato chiede le dimissioni dei rappresentanti dell’osservatorio ambientale. “L’osservatorio, grazie al sindaco Massimo Pelliccia, è stato trasformato da arma per la salvaguardia dell’ambiente del nostro territorio a strumento inutile e vuoto di contenuti” si legge nel comunicato del movimento guidato da Aiello.

Pesanti critiche anche da parte di Enzo Tosti, il portavoce di “Rete Cittadinanza e Comunità” : “L’osservatorio doveva essere uno strumento che permetteva all’ amministrazione di interloquire con comitati, cittadinanza attiva ed associazioni. Questo strumento non ha mai funzionato. Non c’e stata mai l’attenzione dell’amministrazione nei confronti dell’osservatorio ambientale ed è stato sbagliato mettere nelle mani del sindaco la convocazione dell’ osservatorio che, così come è strutturato, è inutile

Pronta a dare le dimissioni Annalisa Caccioppoli, membro dell’osservatorio ambientale e tra coloro che hanno voluto fortemente questo strumento a Casalnuovo. “Nei prossimi giorni presenterò tramite pec e protocollo le mie dimissioni da referente delle associazioni all’interno dell’osservatorio ambientale comunale. Non ho condiviso, sin dalla stesura del Regolamento, la regola che il sindaco (indipendentemente dal colore politico) dovesse essere “primus Inter pares” nella convocazione delle riunioni dell’osservatorio, soprattutto in un contesto ambientale come il nostro che ci costringe ad una allerta quotidiana in cui è fondamentale fare rete” – scrive Caccioppoli – “Purtroppo esiste una pesante deroga al principio di precauzione, e questo non posso permetterlo. Non esistono deroghe o interessi personalistici che tengano dinnanzi al supremo diritto alla salute.  Osservare soltanto a fatto compiuto è troppo facile

Delusione anche per Angelica Romano, referente di Libera a Casalnuovo che in settimana valuterà le sue dimissioni insieme agli altri membri della sua associazione di riferimento. “Alla luce degli ultimi eventi è doveroso mettere in discussione l’osservatorio ambientale così come strutturato. Per questo il prossimo giovedì abbiamo indetto una riunione di Libera in cui discuteremo dell’osservatorio ambientale e delle mie dimissioni

Non convince, dunque, l’indirizzo politico in materia ambientale dell’amministrazione Pelliccia.

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