Il Partito Democratico di Somma Vesuviana sta attraversando una fase delicata e difficile. Veniamo da un momento di arretramento in cui, nostro malgrado, non siamo riusciti a presentare la lista alle ultime elezioni amministrative, per ragioni di carattere esterno alla vita del Partito e per differenze interne. Dopo questa fase, ed un periodo di stallo totale, abbiamo cercato di ricostruire e di ricompattarci, con senso di responsabilità, nonostante una gestione dei processi lenta e poco condivisa, concentrata in pochi momenti in cui ci fosse possibilità di discussione. Nonostante questa oggettiva difficoltà, si è dimostrata, con un notevole sforzo, la volontà di un tentativo di ricostruzione attraverso una lista unitaria e di contenuti. Abbiamo deciso di fare dell’unità un valore, che andasse anche oltre la figura del Segretario, con l’obiettivo di invogliare ogni area del Partito ad assumersi questa responsabilità.
Questo percorso e questa unità si sarebbero dovuti elevare a mezzo di ricostruzione e non ad un meccanismo di sterile posizionamento.
In questo delicato frangente, infatti, la già difficile situazione economica del Partito, accompagnata dalla possibilità concreta di perdere la sezione, vede tuttora la mancata nomina di un Tesoriere, unico organo imposto dallo Statuto, mentre invece viene effettuata la nomina di un vice-Segretario, in maniera assolutamente solitaria e stucchevole, pur sapendo che quella scelta non fosse condivisa da una parte larghissima del Partito.
Si fanno proclami sulla partecipazione, ma allo stesso tempo gli iscritti non vengono convocati e coinvolti nei processi decisionali, né sono stati addirittura messi a conoscenza di quale sia l’attuale gruppo dirigente.
Queste scelte non sono condivisibili sia nel merito che nel metodo perché non sono frutto di un ragionamento condiviso e collegiale, ma di scelte che non hanno nulla a che vedere con la Politica.
È evidente la scelta del Segretario di tradire il percorso unitario chiudendo qualsiasi possibilità di dialogo e di assumersi la responsabilità politica di spaccare la sezione.
Prendiamo atto di questa volontà, ma questa mera battaglia di posizionamento interno, di cui il Segretario è allo stesso tempo vittima e artefice, non bloccherà la nostra azione politica di confronto e di discussione sui temi concreti, con tutti i militanti, iscritti e i cittadini sommesi.
Continuiamo a chiedere, come abbiamo già tante volte fatto finora, che si convochi al più presto una vera Assemblea degli Iscritti, in cui poterci incontrare e discutere di tematiche concrete. C’è un’importantissima scadenza sul nostro orizzonte, che è quella delle elezioni Politiche, che abbiamo la necessità di affrontare spronando alla massima partecipazione attiva, così come ci sono impellenti questioni di carattere amministrativo locale che dobbiamo affrontare e di cui dobbiamo discutere al più presto, e rispetto alle quali ci stiamo muovendo con un gravissimo ritardo.
Noi non ci rassegneremo mai ad un Partito Democratico incatenato a logiche correntizie e di appartenenze, ma lavoreremo per un Partito Democratico aperto, plurale e unito, esclusivamente al servizio della città di Somma Vesuviana e vicino a tutti i cittadini sommesi.
Filomena Tiziano
Simona Cardamone
Annamaria Piccolo
Tommaso Ottaiano
Salvatore Faugno
Salvatore Piccolo