SOMMA VESUVIANA. Minacce ad un testimone di giustizia e dei Carabinieri di scorta a Somma Vesuviana, l’associazione nazionale “Antonino Caponnetto” chiede giustizia al Ministro.
“Non consentiamo più le minacce! I delinquenti vanno arrestati immediatamente senza lasciarsi prendere dalle pastoie e dalle lungaggini della burocrazia”, scrive l’associazione nazionale “Antonino Caponnetto” per la lotta contro le illegalità e le mafie.
L’associazione è intervenuta nel caso specifico in difesa di un testimone di giustizia minacciato unitamente ai militari dell’arma locale di scorta, ed ha scritto una lettera-esposto al Ministro dell’Interno, al Prefetto ed al Procuratore Capo di Napoli, per chiedere di assicurare immediatamente i delinquenti alla giustizia.
“Minacce gravissime sono state proferite da alcuni delinquenti, presumibilmente appartenenti ad organizzazioni camorristiche, all’indirizzo di un Testimone di Giustizia e dei Carabinieri di scorta a Somma Vesuviana.
Nemmeno la presenza degli uomini dell’Arma ha indotto questi criminali ad esimersi dal pronunciare parole che suonano minaccia anche nei confronti dell’Arma e dello Stato,oltre che della persona del Testimone di Giustizia”, scrive il segretario nazionale dell’associazione, Elvio Di Cesare, “Minaccia,peraltro, talmente grave che avrebbe dovuto comportare l’arresto seduta stante.
Questa Associazione chiede alle SS.LL – e, in particolare, al Procuratore Capo della Repubblica di Napoli – di emettere immediatamente le misure restrittive previste dalla legge nei confronti di coloro che minacciano, oltre che singole persone, i rappresentanti delle legge medesima“.
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