XII EDIZIONE DE “A SERA D’O’ ‘NCIUCIO” 2017: A SPASSO TRA LA STORIA E LE TRADIZIONI DEL PASSATO a cura di SAVERIO FALCO
Sabato 9 e domenica 10 settembre 2017 passeggiata tra vicoli, portoni, bassi del borgo di Sirico in Saviano. Le serate saranno allietate da sapori, musiche, balli e racconti dei tempi passati.
La manifestazione, giunta al suo decimo anno, riscuote, edizione dopo edizione, sempre più successo e consenso, sia di critica che di pubblico, per la soddisfazione degli organizzatori.
Cos’è la “Sera dello ‘nciucio” (il pettegolezzo)? Quali sono gli obiettivi e le finalità?
La kermesse – che dal 2005 si svolge tutti gli anni a settembre – ha una finalità di carattere didattico e informativo, volta a promuovere lo sviluppo sociale, culturale e civile. Rafforzare i vincoli di solidarietà umana tra i cittadini e soprattutto tra le giovani generazioni, comprendere il presente partendo dal passato per conoscere le proprie radici, diventa necessaria condizione per un confronto con l’altro e per uno scambio umano proficuo e paritario. Questo è l’intento dell’associazione “Michela Polverino”, che organizza l’evento e opera attraverso la riscoperta del valore delle antiche origini, le quali, partendo dall’arte popolare e dall’artigianato, diventano espressioni culturali comunemente denominate folklore.
L’associazione “Michela Polverino” è costituita da appassionati volontari che si dedicano alla divulgazione e valorizzazione culturale del luogo in cui operano. Essa propone numerose iniziative tra cui la mostra dei presepi, il carnevale di Saviano e la rinomata “Festa dello ‘nciucio”.
Tutti i siricani partecipano attivamente ai preparativi dell’evento, mettendo a disposizione attrezzature e strumenti agricoli di un tempo, conoscenze, impiego di tempo e lavoro. Il borgo di Sirico in Saviano rappresenta, infatti, il luogo che racchiude la tradizione e la territorialità che hanno trasformato nei secoli i riti e le usanze della vita popolare in quelle che oggi possiamo definire importantissime risorse culturali ed economiche.
La manifestazione, giunta al suo 12-esimo anno, entra nei borghi, nei luoghi del lavoro contadino, dei mestieri, dei sapori, della genuinità, della sobrietà e della serenità della vita di un tempo.
Attraverso vicoli, portoni, bassi si realizza la semplicità, la solidarietà e la gioia di condividere un passato che ritorna prepotente e che diventa inciucio: inteso, però, strumento di partecipazione emotiva alle vicende altrui, piuttosto che maldicenza, cattiveria o valore limitante.
Lo ‘nciucio, infatti, è il fulcro della kermesse: esso ricostruisce una magica e nostalgica atmosfera in cui tutto è possibile, tra musica, balli e danze della trazione popolare napoletana, scene magistralmente allestite e arti popolari quasi del tutto dimenticate. La manifestazione di Sirico si propone, dunque, di diventare attraverso la variabilità e originalità delle diverse edizioni, una delle poche testimonianze di un’epoca ancora preservata nei suoi valori materiali e immateriali più significativi.
L’obiettivo dell’associazione è quello di raccogliere e preservare strumenti della memoria, tradizioni, peculiarità locali che caratterizzano il patrimonio culturale di una collettività, ma anche di sensibilizzare e coinvolgere tutte le forme associative del territorio: scuole, volontariato, istituzioni, produttori locali al fine di creare percorsi e occasioni di socializzazione e di scambi culturali per mettere in relazione le tradizioni e la storia con il presente e i cittadini con i visitatori.
Civiltà contadina di altri tempi, percorsi urbani ed enogastronomici, visita ai cortili dell’antico borgo di Sirico…e tanto altro ancora.
Il borgo che si affaccia su piazza Emanuele Gianturco, i vicoli della antica Sirico e gli edifici che architettonicamente ancora riportano segni del passato, la cultura tipicamente contadina delle generazioni antiche, gli strumenti agricoli, le attività di un tempo sono cimeli da conservare e valorizzare perché segni e esempi perenni della cultura, non solo di Sirico ma dell’intero paese di Saviano.
Appuntamento, quindi, per le due serate di sabato 9 e domenica 10 settembre 2017 per ritornare indietro nel tempo, rivivendo per un attimo il mondo contadino dei nostri avi, deliziando il palato con squisite pietanze preparate dalle matrone siricane e – perché no – “fare qualche ‘nciucio” con i tanti personaggi in abiti d’epoca che popoleranno i vicoli della contrada savianese.
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