POMIGLIANO D’ARCO. Da Napoli a Silicon Valley Giuseppe Romano, il giovane informatico premiato “Sviluppatore del mese” da Qualcomm.
Silicon Valley è nota per essere l’ area industriale degli USA specializzata nella progettazione e produzione di microcircuiti. Il suo nome iniziale Santa Clara, è stato riformulato a partire dall’ ingl. “silicon” cioè la materia prima su cui si basa la creazione di strumenti di elevata tecnologia delle imprese mediante il costante e fitto contatto con i centri di ricerca. Una vocazione informatica già sancita negli anni ’60 dall’Università di Stanford con la partecipazione del prestigioso ateneo al progetto ARPANET, antenato del nostro “Internet”.
Oggi Silicon Valley, rappresenta il centro propulsore dei maggiori produttori di componentistica mondiali, tra cui Adobe Systems Inc., Cisco Systems Inc., Apple Computer Inc. e Microsoft per citarne alcuni, nonché motori di ricerca e network quali Google, Yahoo, Facebook ed eBay. Qui, nell’impero della tecnologia, vi è una sede dell’ importante colosso statunitense Qualcomm, leader per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle telecomunicazioni senza fili e, tra i primi 20 nel mondo, per la produzione di semiconduttori.
Di recente è stata proprio la Qualcomm a offrire un importante riconoscimento alla creatività e innovazione napoletana mediante un articolo/intervista sul magazine dell’azienda, dedicato alla figura di un giovane informatico dell’hinterland partenopeo.
Un prova di grande onestà intellettuale da parte della Qualcomm, premiare sul suo magazine con un articolo, un informatico di una società competitor. La multinazionale ha riconosciuto allo sviluppatore di Ericsson il ruolo di “Developer of the Month” ossia miglior sviluppatore del mese di luglio.
Alla domanda della Qualcomm: “Perché tu fai quello che fai? “È semplice” risponde l’informatico “Lavoro per migliorare l’esperienza quotidiana di un utente!”.
Si tratta di Giuseppe Romano, un giovane talentuoso informatico di Pomigliano D’Arco, nonché sviluppatore esperto di applicazioni mobili attualmente per Ericsson a Napoli.
Di recente è uscito un articolo su di lei sul magazine della Qualcomm: Wireless Technology & Innovation Mobile Technology in occasione della sua premiazione come sviluppatore di luglio, vuole spiegarci in maniera semplice in cosa consiste la tua attività?
Prima di tutto vorrei ringraziare la società Qualcomm, per la nomina. La mia attività consiste nel realizzare applicazioni per smartphone e tablet, attività che svolgo con passione per gioco e per lavoro dal 2013.
Come è classificabile precisamente la sua nuova app?
“Gestione clienti” è un’app per dispositivi Android che consente di gestire i clienti con semplicità. Consente di ordinare i clienti per nome, per data, per ultima modifica (visita) o per distanza. Ottimizza la visita a più clienti valutando luogo di partenza, arrivo, traffico e potendo evitare pedaggi, autostrade e traghetti. Opzionalmente, mentre si è in giro, l’app può inviare una notifica quando si passa nei pressi di un cliente. Inoltre per ogni cliente è possibile vedere le attuali condizioni meteo, ristoranti nelle vicinanze e immagini del luogo (StreetView).
Come le è venuta l’idea di svilupparla?
L’applicazione mi è stata richiesta da amici addetti alla lettura manuale dei contatori, ma l’ho realizzata quanto più generica possibile, è utilizzabile da qualsiasi agente di commercio. La quasi totalità delle mie app nascono da esigenze personali o di amici e famigliari. Tutto è nato per una necessità personale. Avevo bisogno di una app per il meteo e non trovavo nessuna che mi soddisfacesse. Tre settimane di sviluppo e la mia prima app fu pubblica. Entusiasta di come sia stato semplice e divertente.
Quali sono secondo lei i requisiti per diventare uno sviluppatore di app?
Credo sia requisito fondamentale la curiosità e la tenacia, non bisogna fermarsi al primo intoppo e soprattutto essere intraprendenti.
Cosa consiglierebbe ai ragazzi appassionati del settore che vorrebbero intraprendere come lei questa strada?
Consiglio di avere una buona dimestichezza con i linguaggi di programmazione, quali Java, Kotlin, Swift, C#,
Quali sono i suoi progetti per il futuro?
Prevedo di sviluppare applicazioni anche per altri sistemi operativi, quali iOS di Apple e di poter sviluppare applicazioni compatibili con gli assistenti vocali.
Dove si vede tra dieci anni, pensa di andare all’estero?
Sempre a Napoli, con la solita passione e curiosità per le nuove tecnologie, magari come responsabile di un team di sviluppatori di applicazioni da integrare con i più comuni assistenti vocali.
I nostri migliori auguri a Giuseppe Romano e a tutti i giovani del sud che come lui combattono contro le numerose difficoltà del mercato del lavoro odierno e si distinguono nel mondo per la tenacia e le idee innovative.
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