SOMMA VESUVIANA. Ufficiale la richiesta del PD di rinviare le elezioni.
Il Partito democratico, che aveva rinunciato alla presentazione della lista, stamattina ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato ufficialmente di aver inviato una richiesta scritta al prefetto di rinvio delle elezioni del Comune di Somma Vesuviana.
“Riteniamo che questa competizione sia stata viziata”, ha dichiarato il segretario del partito Giuseppe Auriemma, “Il nostro è un dato politico analizziamo questa deficienza democratica. Speriamo di venire ascoltati. Siamo stati impediti da fattori esterni a concorrere in maniera naturale. Abbiamo preferito alzare l’asta dell’attenzione su questi fatti. È una resistenza civica”.
Dopo i numerosi commenti positivi e non da parte di politici e, esponenti del partito democratico, in seguito al ritiro del candidato a sindaco del Pd Giuseppe Bianco, Auriemma ha ribadito che il ritiro dalle elezioni comunali non significa abbandonare il campo politico. Critica invece la Stampa che, a suo dire, non avrebbe dato una visione obiettiva e lineare della vicenda: “La Stampa ha dato una visione distorta di questa scelta, ragionata, combattuta ma forse necessaria perché davanti a quanto sembra emergere da ciò che dice la stampa, gli inquirenti stanno indagando sulla vicenda che ha colpito il partito democratico e il nostro candidato a sindaco Giuseppe Bianco. Che ha decapitato una proposta politica e la democrazia. Abbiamo deciso di rinunciare a rappresentare la lista come segnale straordinario per denunciare questo stato di cose. Non è un deporre le armi. Il partito democratico sarà presente prima e più di prima”.
Auriemma ha affermato anche di aver ricevuto manifestazioni di solidarietà da parte dei parlamentari, di aver ricevuto un messaggio da parte dell’onorevole Antonio Marciano, vicinanza anche dall’ex governatore Bassolino e che la deputata Assunta Tartaglione con un comunicato stampa ha fatto richiesta di valutare se esistono o no le condizioni per un rinvio delle elezioni.
Lunedì mattina verrà chiesto dal Pd un incontro con la commissaria prefettizia che guida il Comune per essere regolamentati sugli spazi consentiti (dato il periodo di campagna elettorale), al fine di comunicare ai cittadini i motivi della rinuncia. Per realizzare un momento di riflessione sulle regole democratiche che, secondo quanto apertamente denunciato dal Pd, sono venute a mancare a Somma Vesuviana:
“C’è un manifesto che i cittadini non possono ancora leggere. Si dice che il partito democratico non parla, il partito ritiene invece di aver bisogno di spazi per poterlo fare. Non abbiamo gli spazi per i cartelloni elettorali perché non concorriamo, ma abbiamo fatto richiesta di affissione ordinaria dove poter comunicare la nostra rinuncia dolorosa, straordinaria e lo stato di cose per motivi che poi chiederemo agli inquirenti”.
All’ennesimo rimprovero di aver abbandonato il campo Gianni Piccolo, tesserato Pd, ha ribattuto:
“La politica non si deve occupare solo ciò che deve proporre ma anche di ciò che deve riuscire a prevenire. La politica deve anche occuparsi una volta e per tutte della democrazia. “Io so ma non ho le prove” diceva Pasolini, è c’è tanto di vero anche qui. È stato vero o non è stato vero che sono stati consegnati elettrodomestici, telefonini, ingerenze sugli appalti, è vero o non è vero tutto questo? Si deve alzare il dibattito e centrare l’attenzione su questi temi. Il monito che faccio anche al partito democratico con molta franchezza e onestà: abbiamo soprasseduto per troppo tempo a meccanismi che non dovevano esserci nella partita perché falsavano sempre e per forza la partita in corso soprattutto negli ultimi 10/11 anni. Cinque volte siamo andati al voto, cinque volte il centro destra si è impossessato della macchina comunale e noi non abbiamo approfondito meglio il problema, cosa che era dovere del partito politico. Il dovere del partito politico è anche di prevenire l’omicidio non soltanto di constatare. Se le istituzioni devono aspettare che accada l’omicidio per fare un annullamento del voto, che altro deve accadere più?
Critica all’ opinione pubblica e autocritica quindi, sul disfattismo con il quale viene presa in considerazione la questione democratica ma anche, richiesta di essere ascoltati dal prefetto che Auriemma si rende disponibile ad incontrare. La richiesta è quella di rimandare le elezioni e NO tassativo ad appoggiare altri sindaci nel caso in cui venga respinta.
Quali saranno le vostre posizioni qualora non venisse accolta la vostra richiesta ufficiale di rinviare le elezioni? Appoggerete qualcuno in particolare dato che ai cittadini è stato negato il diritto di avere una rappresentanza del Pd?
“La scelta di collegarci ad un altro candidato a sindaco è stata esclusa durante la discussione che abbiamo avuto con la base del partito per tutti i cinque candidati”, spiega Auriemma, “quindi sicuramente non appoggiamo nessuno. Nei prossimi giorni riuniremo l’assemblea per approfondire la discussione e poi verrà comunicata alla città e agli iscritti quale sarà la decisione e la posizione che verrà presa dal partito democratico”.
Nel frattempo gli elettori del Partito democratico sono totalmente disorientati, non è stata loro negata soltanto la possibilità di vincere le prossime elezioni, ma anche quella di avere una rappresentanza simbolica. La libertà degli elettori sommesi del PD di esercitare il proprio diritto resta per ora congestionata. Il vero motivo, lo stabiliranno gli inquirenti.
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