SOMMA VESUVIANA – SANT’ANASTASIA. Il 14 marzo 2017, in Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, militari della Stazione CC di Somma Vesuviana hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA (Direzione distrettuale antimafia), nei confronti di 8 indagati (di cui 6 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e 2 della misura degli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di spaccio di stupefacenti, detenzione e porto di armi ed estorsione, reati questi ultimi aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso” e dalla volontà di agevolare i sodalizi camorristici.
Gli arrestati con misura cautelare in carcere:
- Francesco Pellegrino, 36 anni
- Domenico Giordano, 38 anni
- Giovanni Somma, 40 anni
- Francesco Iossa, 29 anni
- Giuseppe Colurciello, 34 anni
- Eugenio D’atri, 34 anni
Agli arresti domiciliari:
- Raffaele Panico, 57 anni
- Giacomo Novelletti, 33 anni
I soggetti indagati sono operanti nelle cittadine di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia ed appartengono a locali consorterie criminali che hanno assunto negli ultimi anni il controllo del territorio anche in contrapposizione tra loro, come dimostrato dall’episodio, contestato a Francesco Pellegrino di Sant’Anastasia, di esplosioni di arma da fuoco nei confronti di Eugenio D’Atri. A quest’ultimo – già imputato del duplice omicidio Tafuro – Liguori, avvenuto a Saviano nel febbraio del 2016 ed attualmente detenuto – è contestata altresì una estorsione con il metodo mafioso commessa sul territorio di Somma Vesuviana.
Fra gli arrestati vi è anche Domenico Giordano, raggiunto da gravi indizi in ordine ad una estorsione commessa ai danni del titolare di una ditta edile in Sant’Anastasia e già sottoposto a misura cautelare nell’ambito del procedimento Blu Sky per altra estorsione commessa in concorso con appartenenti del locale clan Anastasio.
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