SOMMA VESUVIANA. La Casa di Cura Santa Maria del Pozzo è da sempre all’ avanguardia riguardo alle esigenze e al trattamento dei suoi paziente nel processo di riabilitazione.
Da qui il convegno dal titolo “Il ruolo della nutrizione in riabilitazione”, organizzato per venerdì 3 marzo , dalle ore 09.00 alle 14.30, nella Casa di Cura di Somma Vesuviana. Al convegno , oltre ai saluti dell’amministratore delegato della struttura di Santa Maria del Pozzo Avv . Sergio Terracciano, relazioneranno medici e operatori del Servizio di Nutrizione e Dietetica del complesso ospedaliero. Un convegno che oltre ad essere aperto agli addetti ai lavori, ha lo scopo di contribuire nel porre l’accento sul sostegno della prevenzione e della tutela della salute, trattando diversi e importanti servizi che operano nel centro di riabilitazione sommese. Un programma ben focalizzato sulla tematica trattata, partendo proprio dal soffermarsi sul Servizio di Nutrizione e Dietetica diretto dalla dottoressa Ermenegilda Pagano, che con la collaborazione del Direttore Sanitario dottore Doemenico Mascolo, porranno l’attenzione sulle attività svolte nei reparti di degenza, in semiconvitto, in ambulatorio ed in particolare nella cucina, “cuore pulsante” dell’intero servizio che con la preziosa collaborazione di esperti cuochi regolarmente formati nella preparazione di vitti ospedalieri e speciali, si occupa dell’elaborazione delle diete, dispone dell’approvvigionamento dei cibi, della loro preparazione in cucina e della distribuzione del vitto nei vari reparti. Tutti servizi di primaria importanza sotto l’aspetto riabilitativo spiega la dott.ssa Pagano: “Si parte dall’elaborazione del vitto, che è un’operazione complessa in quanto i degenti necessitano di diete specifiche per le varie patologie come ipertensione, diabete, iperlipidemia, calcolosi, intolleranze, insufficienza renale, sarcopenia. Oltre ai cibi di consistenza normale, con la collaborazione di logopedisti esperti della disfagia/deglutizione, vengono elaborate diverse tipologie di cibo a consistenza specifica (liquido, semiliquido, semisolido e morbido), per la riabilitazione progressiva dei pazienti con deficit deglutologici. Il servizio – precisa la responsabile, dottoressa Pagano – si occupa anche della nutrizione artificiale, svolgendo un ruolo fondamentale, lavorando in èquipe con i medici nei reparti di degenza, dove vengono accolti pazienti che, non potendosi alimentare attraverso le vie naturali, vengono nutriti per via enterale e parenterale; inoltre, attraverso la nutrizione artificiale con l’integrazione di specifici nutrienti, si opera la prevenzione e la cura delle lesioni da decubito. La nutrizione parenterale (NP) è quella somministrata attraverso un accesso venoso; la nutrizione enterale (NE) invece è quella attuata attraverso un sondino naso-gastrico (SNG) o con un accesso direttamente allo stomaco o al duodeno (es. PEG), e che porta quindi il nutriente artificiale fino all’intestino senza che il paziente compia l’atto del “mangiare”. Un altro punto centrale sul quale la Pagano pone l’attenzione come servizio rivolto all’utenza, è l’operato dell’ambulatorio esterno, che svolge attività di dietetica per problemi di obesità e sovrappeso, intolleranze, patologie come ipertensione, diabete, dislipidemia, calcolosi, insuffucienza renale ecc., utilizzando l’antropometria classica, l’analisi della composizione corporea (stato di idratazione, massa grassa e massa magra) e i test di intolleranza alimentare. Per qualunque info: 0815310502 (lun-ven 07.30-19.30 sab 8.00-12.30).Sostieni la Provinciaonline
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