venerdì 22 Novembre 2024
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“Riaprite il pronto soccorso di Pollena”, appello degli amministratori comunali

POLLENA TROCCHIA. Le vicende accadute nei giorni scorsi all’Ospedale Civile di Nola hanno scatenato, oltre a un enorme disagio per le persone interessate, anche molte polemiche e hanno riportato alla luce annosi problemi che riguardano la sanità della zona vesuviana, tanto da spingere un gruppo di consiglieri comunali vesuviani (si diversa estrazione politica) a inviare una nota congiunta ad alcuni consiglieri della Regione Campania in cui chiedono “di intervenire per far sì che il Pronto Soccorso come altri servizi che erano presenti nel presidio sanitario di Pollena Trocchia vengano riaperti per assistere una popolazione abbandonata a se stessa”.


La nota, firmata dai consiglieri comunali di Sant’Anastasia Raffaele Coccia; Giuseppe Cimmino (di Somma Vesuviana), Luigi di Dato (Vice Sindaco di Cercola); Salvatore Esposito (di Massa di Somma); Michele Tufano (di Pomigliano d’Arco), ha l’obiettivo di portare questa grande problematica all’attenzione del Presidente della Giunta Regione della Campania Vincenzo De Luca, quale commissario alla Sanità, al Consigliere Regionale Raffaele Topo (Presidente della Quinta Commissione Sanità e sicurezza Sociale) e ai consiglieri regionali Enza Amato, Mario Casillo e Carmela Fiola.
I disagi causati dalla chiusura dello “storico” ospedale di Pollena Trocchia sono noti da tempo, ma la questione non è mai stata affrontata in modo unitario. Questa iniziativa però apre nuove prospettive, perché la nota è stata firmata in modo congiunto da alcuni rappresentanti istituzionali dei Comuni di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Pomigliano d’Arco, Massa di Somma e Cercola, nella convinzione che la sinergia tra amministratori locali possa dare risultati migliori.
“In un silenzio assordante – fanno sapere i consiglieri comunali firmatari della nota – abbiamo ritenuto opportuno aprire un canale di dialogo con la Regione Campania per mettere sul tavolo delle proposte attraverso un vero e proprio comitato che chieda con forza il potenziamento dei servizi di un presidio ospedaliero importante come quello dell’Apicella di Pollena Trocchia. E’ urgente che ci sia da subito una ampia collaborazione tra tutti gli schieramenti politici e le associazioni presenti sui nostri territori”.

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Ecco il testo integrale della nota:
“Le vicende accadute nei giorni scorsi all’Ospedale Civile di Nola, rappresentano una sconfitta per un territorio già martoriato dall’assenza di servizi essenziali per la prevenzione ed assistenza sanitaria per centinaia di migliaia di assistiti che molte volte hanno la necessità di farsi curare fuori regione o addirittura non trovare posto per un’emergenza trasportando così un malato addirittura fuori provincia, situazione che grava non solo sul malato ma anche sulle loro famiglie. L’ospedale di Pollena Trocchia, fondato nel 1933 dal Cavaliere Raffaele Apicella, l’ospedale, appunto, “Apicella” viene negli anni più volte maltrattato, infatti nel 2008, circa, la lenta ed inesorabile agonia con il ridimensionamento e la chiusura dei reparti principali (chirurgia, ginecologia, pediatria), anime dell’ospedale. Ad agosto del 2011 furono sospese le attività di Pronto Soccorso, un’offesa per chi soffre e alla sanità. Carissimi Consiglieri Regionali, Vi scriviamo questa nota per attenzionare la Regione Campania sulla problematica in oggetto. Noi rappresentanti istituzionali dei Comuni di Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, Pomigliano d’Arco, Massa di Somma e Cercola , credendo che la sinergia tra amministratori locali può dare risultati migliori, vi chiediamo di intervenire per far sì che il Pronto Soccorso come altri servizi che erano presenti nel presidio sanitario di Pollena Trocchia vengano riaperti per assistere una popolazione abbandonata a se stessa. Siamo sicuri, vista la Vostra sensibilità e passione nella risoluzione dei problemi dei territori, che ci aiuterete a risolvere le problematiche succitate. Per tutto quanto detto sopra, Vi chiediamo di convocare un’audizione urgente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale con i sottoscritti Rappresentati Istituzioni, uno per ogni Comune interessato, credendo di interpretare le volontà di una vasta popolazione e di un intera classe politica”

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