SOMMA VESUVIANA. Una diagnosi sbagliata lo lascia senza nessun contributo economico. A scoprire la verità è Francesco Borriello, che per anni ha creduto di essere ammalato di sclerosi laterale amiotrofica e oggi , invece, gli viene rivelato che è affetto da una forma diversa di malattia, il tutto per un errore.
«Non riuscivo a rassegnarmi all’ idea che la mia vita dovesse finire da un momento all’ altro ed è stato un tormento continuo che è durato cinque lunghissimi anni». Queste sono le toccanti parole di Francesco Borriello mentre ci racconta la storia della sua malattia.
Francesco Borriello, 52enne attualmente residente a Somma Vesuviana, è purtroppo affetto da sclerosi multipla e, soltanto di recente, ne ha avuto conferma.
Cinque anni fa, precisamente nel gennaio 2009, il signor Francesco Borriello fu ricoverato d’urgenza presso il pronto soccorso dell’ ospedale di Nola:«ebbi un malore e fui trasportato in ospedale – dichiara Borriello – e i miei familiari informarono subito i medici di turno che io ero affetto da sclerosi multipla di tipo cronico-progressivo ma, secondo i medici della rianimazione si trattava della terribile Sla e, di conseguenza, fu seguito il protocollo e – ci spiega – subii la tracheotomia e, subito dopo, la Peg sostenendo che, in futuro, avrei avuto anche problemi di deglutizione».
Dimesso, dopo il ricovero in ospedale, a poco a poco, riuscì di nuovo a mangiare regolarmente e gli venne anche rimossa la Peg: «convinto di essere malato di Sla, nel 2012, feci una prima richiesta all’ Asl di competenza, per l’ U.V.D. che riconfermò questa terribile malattia – racconta Borriello – e, successivamente, nel 2013, inoltrai un’ altra richiesta che ebbe lo stesso esito e cioè la riconferma della terribile Sla».
Quell’ anno gli fu anche assegnato il contributo regionale (assegno di cura) e, così , per l’anno 2013, percepì l’assegno che la regione riserva a tutti coloro che sono affetti da Sla.
Nel 2014, il signor Francesco, ha richiesto una successiva U.V.D per la riconferma del contributo regionale ma:«la visita neurologia domiciliare del 14 marzo 2014 – aggiunge– ha dichiarato che sono affetto da sclerosi multipla e non da Sla e che, quindi, non ho diritto al contributo regionale».
Francesco Borriello ci confessa che non riesce ad accettare l’assurda situazione in cui ha vissuto (e che sta ancora vivendo) e vorrebbe chiarezza sulla contraddittoria vicenda :«ho dovuto subire la procedura per i pazienti malati di Sla e ho trascorso 5 lunghi e terribili anni nella convinzione di esserne affetto e che la mia vita sarebbe potuta finire da un momento all’ altro, ed ora, a seguito di una semplice visita neurologica, scopro che non si tratta di Sla ma di sclerosi multipla».
Questo è lo sfogo di Francesco Borriello nel racconto della sua triste storia.
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