SOMMA VESUVIANA. Torneranno nel paese natio a 70 anni dalla sua barbara uccisione le spoglie di un giovane partigiano, Ferdinando Aliperta, ucciso dai tedeschi in Valle d’Aosta.
“Chiediamo che si faccia chiarezza sulla strage del 7 Novembre del 1944 e soprattutto il nostro obiettivo è quello che l’Italia non dimentichi chi ha lottato per la libertà degli altri e per la Patria”, a chiederlo e’ una nipote, la docente Maria Aliperta , nipote di Ferdinando che all’età di 24 anni fu fucilato dai tedeschi con altri 5 partigiani.
“Domani riporteremo le spoglie di mio zio nel suo paese natale che è Somma Vesuviana”, spiega, “Dopo 70 anni mio zio ritornerà nella sua terra da Verres paesino della Valle d’Aosta che lo ha custodito e onorato dal 1944 ad oggi. Non ho mai avuto la possibilità di conoscere mio zio Ferdinando ma era un partigiano, un garibaldino il quale poco più che ventenne decise di lottare per l’Italia e per la libertà. All’età di 24 anni fu ucciso, fu fucilato con altri 5 partigiani. In serata arriveremo a Napoli, all’aeroporto di Capodichino con le sue spoglie e giovedì 16 aprile la mia famiglia consegnerà ufficialmente le spoglie al Comune nell’attesa di una cerimonia che possa rendere omaggio a chi come lui ha lottato per la libertà. Per anni ho conservato con me una lettera che mi fu inviata da Verres e che potrebbe contenere la risposta a questo mistero”.
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