CASTELLAMMARE DI STABIA. “Lotta al cancro, con la diagnostica avanzata migliaia di interventi chirurgici in meno”. Tumore a ovaio e mammella, sabato 9 luglio a Castellammare di Stabia specialisti da tutta Italia.
Diagnostica avanzata, terapie personalizzate, indagini genetiche e precision medicine. E’ questa la strategia innovativa che verrà discussa a Castellammare di Stabia per combattere il tumore all’ovaio e alla mammella.
Sabato 9 luglio, nella sala convegni della Banca Stabiese, decine di specialisti da tutta Italia si riuniranno per discutere dei progressi fatti dalla ricerca nel settore: dalle indagini genetiche all’utilizzo di diagnostiche moderne, la battaglia al cancro è una mission che impegna quotidianamente migliaia di operatori del settore e che, ogni anno, riguarda decine di migliaia di famiglie.
Anche il governatore Vincenzo De Luca, intervenendo a margine di un incontro tenuto alcuni giorni fa con i ricercatori oncologi della regione, ha lanciato la sfida: “La regione Campania investirà centinaia di milioni di euro nella ricerca scientifica per combattere il cancro”. L’appuntamento di sabato 9 luglio, organizzato dal Centro Polispecialistico CMO di Torre Annunziata, è curato dal dottore Roberto Angioli, professore ordinario di ginecologia e ostetricia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma.
“Lo sviluppo degli strumenti di indagine genetica, insieme ad una diagnostica avanzata grazie anche alle apparecchiature di moderna concezione hanno permesso di giungere ad una accuratezza nella diagnosi superiore al 95% – afferma il il professor Angioli – quando fino a pochi anni fa il dato si assestava attorno al 60%. Un progresso notevole che dimostra come la ricerca scientifica se viene sostenuta, riesce a portare enormi risultati nella lotta al cancro”.
“Abbiamo accolto con soddisfazione le parole del governatore De Luca, che vuole fare della Campania una regione in prima fila nel campo della lotta contro il cancro – dichiara Luigi Marulo, Direttore Generale del CMO – Consideriamo necessaria una riorganizzazione della rete oncologica che coinvolga le Università e i centri privati per arrivare a produrre percorsi e protocolli innovativi e personalizzati”.
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