MASSA DI SOMMA. Via Orefice, via Del Verde: separate alla nascita da uno strapiombo naturale, oggi un’unica strada – con vista panoramica – realizzata dal lavoro dell’uomo.
L’altra mattina taglio del nastro per la cerimonia inaugurale del collegamento viario. Da monte a valle e viceversa, le due piccole arterie cittadine costituiscono a pieno titolo una nuova via di fuga per i residenti della zona rossa a rischio Vesuvio.
Sono terminati i lavori di unificazione – iniziati nel marzo 2011 – dei due tratti stradali, fino a ieri due tronconi unilaterali, che di netto erano separati da uno strapiombo con un dislivello di diverse decine di metri. Via Orefice era la strada a monte che ad un certo punto interrompeva il suo tratto, impossibile proseguire per via del Verde, il secondo tratto a valle, che tutt’oggi prosegue e si collega ai comuni di Cercola e San Sebastiano al Vesuvio: tra i due pezzi di strada c’era un burrone. E per l’impossibilità di percorrere quei pochi metri, i cittadini erano costretti a circumnavigare il territorio per raggiungere e ricollegarsi dalla parte opposta. Un paradosso se si pensa che l’area è nel cuore della cosiddetta zona rossa.
Con i lavori di riqualificazione è stato realizzato anche il collettore che acquisisce e smaltisce le acque reflue sia urbane che domestiche nell’ultima zona del comune rimasta scoperta a causa del dislivello. L’opera è stata realizzata con fondi Fesr concessi dalla Regione Campania per un importo pari a 700mila euro e costruita con opere di ingegneria naturalistica in “terra armata”, una tecnica che ha permesso di preservare, inoltre, il costone di lava (eruzione del 1944). Anche l’impianto di illuminazione realizzato con corpi luminosi in led è ad impatto zero per l’ambiente. “Nella giornata della legalità abbiamo voluto consegnare questo progetto ai cittadini – dice il sindaco uscente Antonio Zeno – per realizzarlo si è salvaguardata la colata lavica presente mettendo in rilievo e conservando tutta la bellezza della zona che ancora oggi risulta antropologicamente e naturalisticamente conservata integra sebbene in area urbanizzata. Il finanziamento -conclude – ha permesso di realizzare anche 30 posti auto”. Alla cerimonia erano presenti insieme al primo cittadino Antonio Zeno e all’assessore comunale che in questi anni ha seguito l’intero progetto, Agostino Nocerino, l’onorevole Marco Di Lello(Parlamentare, Segretario Commissione Antimafia), Vincenzo Fiengo sindaco di Cercola e Salvatore Sannino, candidato sindaco del Pd di San Sebastiano al Vesuvio, per le amministrative del prossimo 5 giugno.
di Patrizia Panico – fonte Il Mattino area sud-costiera
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