SOMMA VESUVIANA. Non c’è due senza tre. I fatti confermato il proverbio. Per ben tre volte “Noi Sud” ha provato a dare un nome come dirigente dei Lavori Pubblici al Comune e per ben tre volte è successo il “patatrac” tale da lasciare ancora una volta vuota una delle “caselle” del municipio più importanti.
In questi giorni era stato nominato a “scavalco” Giuseppe Rossi, architetto, dirigente del II settore Tecnico del Comune di Massa di Somma. Ieri, invece, il neo funzionario che sembra sia stato “segnalato” proprio dal gruppo di Noi Sud (Costantino Beneduce, Umberto Parisi) ha protocollato una lettera a Palazzo Torino in cui “per sopraggiunti motivi strettamente personali tali da rendere incompatibile l’ulteriore impegno lavorativo, comunica la propria rinuncia allo scavalco condiviso”. Cosa sarà accaduto? Qualcuno nei corridoi del Comune sussurra che i problemi sarebbero tutti politici, al momento non è dato sapere. Quel che è certo è che anche stavolta il dirigente ai Lavori pubblici non ha resistito al suo posto. Come già era accaduto nel gennaio del 2015 il neo dirigente nominato, Pasquale Molaro (vicino al partito “Noi Sud”) aveva dovuto rinunciare all’incarico perchè non aveva i titoli richiesti. Rinuncia che era seguita ad un’inchiesta avviata dai carabinieri. Poi nell’ottobre del 2015 Giuseppe Catauro, il dirigente (scelto sempre dagli stessi consiglieri) era stato arrestato nell’inchiesta su appalti e tangenti che aveva riguardato il Comune di San Giorgio a Cremano. A febbraio, poi, nonostante non stesse lavorando per le sue vicissitudini giudiziarie ma continuava a prendere parte dello stipendio, dopo che la Provinciaonline segnalò il caso arrivarono le dimissioni. Cos’altro accadrà? Una nomina che si prospetta come una telenovela infinita.
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