SOMMA VESUVIANA. Il suo nome viene fatto in una intercettazione presente nell’inchiesta che oggi ha portato all’arresto di 21 persone affiliati ai clan D’Avino e Anastasio. Un riferimento al consigliere regionale Carmine Mocerino fatto da Giovanni D’Avino (o’ Bersagliere) in una conversazione con la compagna, Anna Giuliano, arrestata oggi, in particolar di voler votare un candidato sindaco antagonista a quello che sosteneva la nipote che si era, invece, candidata al consiglio comunale. In quelle elezioni, Mocerino non era coinvolto.
E lui, Mocerino (Caldoro Presidente) e presidente Presidente della Commissione speciale “Anticamorra e Beni confiscati” della Regione Campania in merito a queste vicende commenta: “Pieno sostegno e plauso all’azione della magistratura ed alle forze dell’ordine” e aggiunge: “Esse garantiscono un costante presidio di legalità in territori difficili. Il mio impegno, da sempre, è lavorare per rafforzare l’argine contro le infiltrazione della criminalità organizzata. Continuerò in questo percorso con determinazione in totale sintonia istituzionale con le diverse autorità preposte e respingendo tutti i tentativi strumentali di minare quest’attività”.
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