venerdì 22 Novembre 2024
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L’attrice Valentina Capone da de Berardinis a Verdone

di IMMA NAPPA

Milano. Valentina Capone è un’attrice e regista teatrale, laureata con lode in Lettere-Dams, ha collaborato dal 1995 al 2001 con Leo de Berardinis, il cui nome è legato in maniera indissolubile a Marigliano (Leo si trasferì negli anni settanta con Perla Peragallo proprio a Marigliano, dove realizzò improvvisazioni teatrali provocatorie e significative per il teatro italiano) e dal 2002 ad oggi ha ottenuto per la sua grande professionalità ed attività artistica diversi riconoscimenti.

Dagli anni della “Compagnia Teatro di Leo” ad oggi, com’è cresciuta artisticamente Valentina Capone?

Mi verrebbe istintivamente da rispondere: “in solitudine” ️perchè quella comunione assoluta non ho più avuto modo di viverla. Poi però se ripenso agli artisti che ho incontrato, con cui ho fatto un pezzo di strada, non posso dire di non avere avuto scambi di grande importanza per la mia crescita artistica. Ho certamente fatto su di me molto lavoro, andandomi a cercare chi sentivo potesse appartenermi e insegnarmi, e specializzandomi in ciò che, all’interno della Compagnia di Leo, era richiesto come base: grande allenamento fisico e vocale, il concetto dell’attore autore con cui affrontare sempre e comunque la scena.. Ho sempre molto presente quella lezione.

Com’è nata l’idea di SOLE, lo spettacolo che lei porta in scena da qualche anno?

“Sole nasce infatti proprio come “prova”, tentativo ️x capire se quella lezione ce l’avevo davvero dentro oppure se, da sola, non avrei potuto proseguirla. È uno spettacolo di luce e di solitudine, infatti. Sun-alone”.

Io adoro il personaggio di Etora: parrucca, tipo Valentina del fumetto di Crepax, color rosso, accento bresciano….cosa e chi rappresenta?

“Ed Etora rappresenta la devozione alla causa, la presa di coscienza e la capacità di ricominciare.

Qual è, secondo lei, il compito dell’attore teatrale all’interno della nostra società?

“La vera arte dovrebbe fare intuire, sul piano della vita “fisica” una dimensione altra..dovrebbe permetterci uno sguardo oltre il cielo, oltre ciò che è visibile”.

Lei è anche un’attrice cinematografica. Come si è trovata a lavorare con Carlo Verdone nel suo ultimo film”L’abbiamo fatta grossa?

“Verdone ha una completezza impressionante, scrive recita improvvisa sul set dirige si rapporta con la produzione, rilascia interviste, si occupa di ogni dettaglio..e il tutto sempre con un sorriso ️x la troupe, dal mattino quando arrivava alla sera quando salutava tutti. Mi hanno colpito la sua umanità e il pieno controllo di ogni cosa. E la capacità di non far mai pesare le sue responsabilità sugli altri, assumendosele in pieno”.

Quali sono i suoi progetti per il futuro?
“Adesso sto preparando il nuovo lavoro, e debutterò al festival di Castiglioncello in una scrittura scenica, insieme ad Andrea cosentino.. Una riflessione in scena sulla percezione del Male nella società di oggi, comparando figure di oggi ai grandi eroi tragici negativi. Sarà una riflessione che vogliamo realizzare sui toni di un umorismo nero, anche ️perchè -e qui torna la lezione di Leo- è nel contrasto che le cose assumono una forza maggiore”.

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