SANT’ANASTASIA. “Che questa amministrazione non sia in grado di continuare l’opera di ammodernamento intrapresa nel 2010, io l’ho capito quando ho deciso di dimettermi. Mi sembra palese, da quello che sento in giro, che anche i cittadini l’hanno ormai compreso, loro malgrado”.
A parlare così duramente è Armando Di Perna, ex assessore al Bilancio delle ultime tre amministrazioni comunali di Sant’Anastasia, ma critico è soprattutto nei confronti dell’ultima, quella guidata dal sindaco Lello Abete e allora il giovane politico incalza: “Se per alcuni interventi, opere pubbliche in primis, il paese si sta rassegnando ad aspettare tempi migliori, per altri le conseguenze potrebbero essere irreversibili. Due milioni di euro di finanziamenti persi non saranno recuperati, così come la possibilità di costruire la caserma dei Carabinieri con fondi regionali.
Ma ancora più grave se possibile, la perdita del presidio di 118, l’ambulanza per intenderci, che sembra ormai imminente. Mi sto attivando personalmente per presentare in Regione una petizione firmata da tutti i cittadini, anche dei paesi limitrofi serviti dalla centrale di Via Arco (Somma ad esempio), decisi a non perdere l’ennesimo servizio di prima necessità. Se le istituzioni latitano, un paese non può soccombere. Non sarà facile, ma sento il dovere di provarci. Perché a volte, un minuto, un attimo, può salvare una vita”. Ma a subire senza replicare il primo cittadino anastasiano proprio non ci sta, e anzi risponde punto per punto al suo ex assessore. “Dice che ascolta i cittadini, quelli che ascolta fanno parte di un cerchio chiuso quelli che invece incontro io ogni giorno che sono la gran parte di Sant’Anastasia sanno che certo non navighiamo nell’oro, ma tutti questi disagi che vuol far apparire non ci sono”, commenta Abete e aggiunge, “Per il momento storico che stiamo vivendo il nostro è uno dei Comuni che sta facendo il massimo. Stiamo dando delle risposte ai cittadini, le cose che annuncia Di Perna poteva farle prima, quando gli ho dato la possibilità di farlo e non l’ha fatto. Quando era parte attiva dell’azione amministrativa, non si può mettere adesso alla finestra. Quando era assessore l’ho visto poco attento e poco presente. Quando dice che si è dimesso, devo ricordagli che è stato accompagnato elegantemente all’uscio, gli ho tolto le deleghe perchè non funzionavano, siccome però era stato consigliere comunale eletto e si era dimesso per entrare in giunta allora prima di revocargli un incarco, un sindaco con un po’ di coscienza quale sono, ci pensa un poco. Per le altre cose, se malauguratamente il 118 lascia la città non accade perchè l’ho deciso io, anzi stiamo facendo tutto il possibile per farlo rimanere. Lui che non è nessuno per fare qualcosa. Noi, abbiamo messo a disposizione le aule per ospitare il servizio, c’è un protocollo d’intesa, non è vero che non abbiamo fatto nulla. Dice sciocchezze, non abbiamo perso finanziamenti, non ricordo quali, invece, aveva preso lui se non quello che riguardava l’ex Mattatoio che secondo me andava gestito diversamente”.
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