POGGIOMARINO. Dopo le polemiche di queste ore sugli scavi della Longola, replica il sindaco Leo Annunziata con una nota che si seguito pubblichiamo.
“Leggo di pesanti “accuse” dell’ultima ora ai danni dell’amministrazione che rappresento. E’ doveroso puntualizzare, non tanto per rispondere all’accorato “gruppo terramare”, quanto per chiarire ai miei concittadini alcuni passaggi, mistificati da altri a scopo propagandistico. Innanzitutto, la premessa metodologica di chi ci accusa è sbagliata: come è possibile che questa amministrazione abbia affidato la gestione del percorso archeofluviale a tutte le associazioni di liberi cittadini tra cui “Terramare”, e contemporaneamente ignori le stesse associazioni di volontari? Circa gli sviluppi ulteriori, nella stessa accusa è esplicito il merito di questa amministrazione: proprio l’interesse e la dedizione della mia compagine amministrativa circa il tema della valorizzazione del sito archeologico lo ha condotto, con la collaborazione anche delle minoranze, all’ottenimento del finanziamento di 2,5 milioni di euro, per la riqualificazione di Longola, su progetto, si ricordi!!!, voluto da questa amministrazione. E proprio durante la fase di richiesta del finanziamento, il Comune di Poggiomarino ha sottoscritto con la Soprintendenza (unico interlocutore legittimato) un protocollo di intesa a garanzia del coinvolgimento della stessa in tutte le operazioni di progettazione ed esecuzione della riqualificazione.Evidente, dunque, la inesattezza delle notizie fraudolentemente diffuse in queste ore. Ma ancora, per Legge e non per invenzione di questa amministrazione la procedura per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva deve avvenire per gara ad evidenza pubblica rivolta a chi abbia altissime e qualificate professionalità e competenze tecniche per redigere il progetto. E proprio in queste ore, a gara avviata, il “gruppo terramare” propagandizza il suo malcontento. Mi duole che l’associazione lamenti il mancato coinvolgimento, ma come poteva essere altrimenti in questa fase? E poi, invocare impropriamente l’art. 118 della nostra Carta Costituzionale senza conoscerne l’intimo senso è una operazione molto triste. Le attività di interesse generale, giusto per chiarire, consistono in operazioni e prestazioni materiali svolte secondo i moduli di diritto privato in alcuni settori di promozione sociale e volontariato in generale, senza alcuna attinenza con la progettazione tecnico-scientifica di grandi opere di riqualificazione del territorio. Forse il coacervo di sterili accuse volte contro questa amministrazione sono sintomo di oscuri interessi di protagonismo che mal si conciliano con il fine filantropico dell’associazionismo. Così meglio chiarita la prospettiva, è questa amministrazione a ribadire, non solo a parole ma nei fatti, che Longola ha una valenza vitale e strategica per il nostro territorio. Tanto che questa amministrazione sta adoperandosi per il riconoscimento Unesco- patrimonio dell’umanità. Ogni nostro sforzo è stato ed è palesemente diretto a riportare alla luce la nostra storia”.
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