MARIGLIANO. Due revolver carichi sotto la statua della Madonna all’interno del rione popolare Pontecitra. E a poca distanza un’auto abbandonata rubata ad Arzano.
Ancora armi, ancora luoghi violati dalla criminalità. All’interno di quello che diversi anni fa era il quartier generale dei Mazzarella, clan egemone in particolare nel capoluogo, ma che nelle palazzine di Pontecitra nel Napoletano vi avevano gettato un ponte per estendersi e allargare i loro tentacoli. Armi cariche, pronte a fare fuoco. Pistole e munizioni nascoste dietro la statua della Madonna. Erano occultate in un lenzuolo bianco tra i vasi di fiori che i residenti vi portano ogni giorno.
Qualche giorno fa i carabinieri della locale stazione nel corso di un controllo fatto con i militari del nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna le hanno rinvenute e sequestrate. Si tratta di due revolver calibro 38 con la matricola abrasa ma con i tamburi carichi. Insomma erano state piazzate lì perché di lì a poco sarebbero dovute entrare in azione. Nel quartiere popolare di Pontecitra negli ultimi tempi c’è guerra, si esplodono colpi indirizzati verso persone precise nel quartiere.
Ammonimenti, avvisi. La piazza è per così dire “libera”. A seguito della scarcerazione di diversi elementi appartenenti a varie “famiglie” della mala locale si sta cercando di riprendere il potere per la gestione della piazza di spaccio. Armi, droga, munizioni. Ispezionando, dunque, le diverse parti condominiali dell’insediamento popolare i militari dell’arma hanno scoperto che sotto la statua di una Madonnina, nel lotto 2, c’erano le armi, avvolte in un lenzuolo e nascoste alla vista. Non solo. A poca distanza, 50 metri circa, da quelle armi i carabinieri hanno rinvenuto anche un’auto, una Citroen il cui furto era stato denunciato dal legittimo proprietario ai carabinieri della stazione di Arzano poco più di un mese fa. Le armi sono state inviate al Racis di Roma (il raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche) per accertare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o intimidazione. Anche per l’auto proseguono le indagini circa il suo rinvenimento.
di Patrizia Panico
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.