martedì 1 Aprile 2025
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Somma. Medaglia Commemorativa di guerra al fante Iervolino Antonio

Per il servizio prestato alla Patria nell’ adempimento del proprio dovere, il Comando Forze Operative Sud ha conferito in data 24 marzo 2025 il Diploma della Medaglia Commemorativa periodo bellico 1940 – 43 al fante Iervolino Antonio. A ritirarlo la figlia Vincenza Iervolino.

La campagna italiana di Russia rappresentò la partecipazione militare del Regno d’ Italia all’operazione Barbarossa, lanciata dalla Germania nazista contro l’Unione Sovietica nel 1941. L’impegno a prendere parte all’iniziativa tedesca fu deciso dallo stesso Benito Mussolini alcuni mesi prima dell’inizio dell’operazione, quando venne a conoscenza delle intenzioni di Hitler, ma fu confermato solo nella mattinata del 22 giugno del 1941, non appena il comando italiano fu informato che le armate tedesche avevano dato inizio all’invasione. Il fiume Don rappresenta, ancora oggi, il luogo simbolo nella tragica spedizione italiana in Russia nel corso della Seconda guerra mondiale, tra l’agosto del 1941 e gennaio del 1943.

Una storia fatta di neve, ghiaccio, sangue e tanta fame, che nel corso del 1942 vide il fronte orientale stabilizzarsi proprio sul medio corso del Don. Il fronte venne rotto da successive offensive sovietiche, che portarono alla liberazione di Stalingrado e che furono tali da costringere le forze dell’Asse italiane e germaniche ad arretrare.

L’ottava armata italiana, posizionata sul medio corso del fiume, subì dal dicembre del 1942 una violenta offensiva, che si concluse con la catastrofe di una ritirata disastrosa. Alcuni numeri danno l’idea di questa disfatta: il CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia), con 65.000 effettivi, ebbe 1.792 tra morti e dispersi, 7.858 feriti e congelati; l’ottava armata, forte di 230.000 uomini, ebbe 75.000 tra morti e dispersi e 32.000 tra feriti e congelati.

Dal 27 maggio 1942 al 17 aprile del 1943 a tali operazioni di guerra fu impegnato anche il fante Antonio Iervolino nell’82° reggimento fanteria, inquadrato, insieme al 81° reggimento fanteria e il 52° reggimento Artiglieria Pesante, nella 54esima Divisione Fanteria Auto Trasportabile Torino.

Antonio Iervolino nacque l’11 gennaio del 1921 a San Gennarello, piccola frazione di Ottaviano, in via Pozini, dal proprietario e coltivatore Saverio e Giuseppa Marigliano, donna di casa. Si sposò il 14 marzo del 1940 con Assunta Nocerino, dopo essersi stabilito a vivere a Somma Vesuviana con la famiglia in via Cimitero 19. Soldato di leva del Distretto militare di Nola fu lasciato in congedo illimitato otto giorni dopo il matrimonio, il 22 marzo del 1940. Chiamato alle armi l’11 gennaio del 1941 e giunto nel Deposito del 15° Reggimento fanteria, fu inviato in territorio dichiarato in stato di guerra. L’ 8 luglio dello stesso anno risulta inquadrato nel 215° Battaglione Complementare per il Reggimento motorizzazione di tipo A. S.; l’anno seguente, il 1°aprile del 1942, è invece di stanza nel Deposito del 82° reggimento fanteria per lo scioglimento del battaglione sopracitato. Problemi di salute lo terranno fermo a Roma dal 17 aprile al 21 successivo, quando rientrerà nel corpo. Il 26 maggio del 1942, arriva il momento decisivo con la partenza per la Russia, in quanto destinato a far parte del CSIR nell’ 82° Reggimento Fanteria. A piedi nella steppa a 40 gradi sotto zero, nei rifugi sotto i bombardamenti, spesso senza cibo e munizioni, tra morti e feriti, e poi il lungo viaggio verso casa con il rientro in patria il 17 aprile del 1943, approdando all’ 80°Deposito fanteria Mantova, dove chiuderà il suo percorso militare il 26 maggio successivo. Il ritorno a Somma Vesuviana sarà scandito dalla nascita di quattro figli e da tanto lavoro. L’’11 febbraio del 1998 morirà, portando via i tanti ricordi e le testimonianze di quei difficili momenti di guerra.

a cura dell’ANCR – Sezione Storica di Somma Vesuviana (Napoli)

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