SOMMA VESUVIANA. Canto d’inizio nell’”Accesa Terra”, così come l’ha cantata un grande poeta vesuviano, Gino Auriemma.
L’origine di ogni cosa è nel seno della nostra terra, nelle cui vene scorre il magma incandescente, il fuoco antico che rinnova la vita che scorre della nostra comunità.
“Accesa terra che nel grembo serri, il sibilante fuoco che ci avvampa, alto dal monte nelle notti illuni, denso di sangue che bolle, negli oscuri tortuosi meandri degli abissi. Anche la vita mi è dentro rinserra fuoco di lotte fremiti vermigli che le vene mi bruciano ed il cuore”
Versi che s’ispirano alla nostra montagna, alla vita quotidiana delle genti del centro storico, un tempo in cui questi, era Kairos , ossia permetteva l’Esserci. ( A. Cerciello)
Venticinque pagine di ideali, di storia e di sogni: il Palio di Somma Vesuviana approda al suo giubileo. Da quando, in quel 19 settembre del 1991, un gruppo di ragazzi, poco più che adolescenti, condivisero e realizzarono una idea, un “Evento molteplice”, per raccogliere insieme la città, con la sua storia millenaria, i sui Rioni e territori, la memoria delle tradizioni attraverso i giochi storici e popolari, la gara nella piazza principale, la rievocazione storica della Somma Angioina, nella prospettiva di un orizzonte vasto, di un mondo divenuto villaggio globale e interdipendente. “Somma : una città per un mondo unito”, fu la prima traccia tematica che svelò le intenzioni di coniugare, in una sintesi nuova, memoria e futuro. Identità e universalità.
Venticinque temi per 25 edizioni hanno poi, anno dopo anno, segnato un percorso di conoscenza e consapevolezza, di impegno e ricerca, sul gioco e la memoria, sulla città come luogo vivo, sulla bellezza della nostra terra e della nostra gente, sull’importanza delle tradizioni, sul riconoscimento dell’altro e delle diversità, l’importanza di non disperdere l’identità e universalità della propria cultura,il profondo legame con la nostra montagna, la meraviglia del sogno della memoria…
Diverse generazioni di giovani hanno custodito e interpretato di anno in anno questi principi e idee fondamentali. Ogni edizioni una tappa “antica e sempre nuova”.
Il Palio nella sua forma semplice si traduce in una festa popolare, un “rinvenire” di valori e tradizioni, delle proprie radici, di forme e modi di una ritualità contadina conservati nella memoria di un passato rimasto culturalmente vivo ed oggi rinnovato e riletto, mediante il ricorso ad elementi simbolici e ad una molteplicità di linguaggi. Una festa nella quale il popolo, riunito, percepisca chiaramente la continuità del suo crescere, moltiplicarsi, per trasferire una sacralità che raggiunga la mente e il cuore degli uomini e rievochi, sempre, l’Origine, vocazione ultima di ogni uomo…
Il Palio nella sua essenza è una festa dei giochi. I giochi del Palio di Somma Vesuviana, esperienza che riunisce persone di tutte le età riannodando il tessuto comunitario, rivive e ricrea i giochi popolari, residuo di tendenze ataviche e riproduzione di attività primitive, che diventano offerta di una memoria che si riscopre presenza. Sei le prove, otto le squadre rappresentanti gli importanti rioni storici ( Casamale, Margherita, Prigliano) e cinque contrade. Intensissimi intrecci di movimenti che scandiscono il tempo nell’arena dei giochi.
I sei giochi della tradizione popolare, il chirchio, la corsa con il sacco, il tiro alla fune, la pignatta, il palo di sapone, il curuoglio. Quello certamente più suggestivo è il “palo di sapone-l’albero della cuccagna”
È collocato tra riti propiziatori della vegetazione insieme alla Pertica, lungo ramo di albero di castagno tagliato nella selva arricchito di doni e premi e offerto alla persona amata. Sono riti ricollegabili ai culti arborei diffusi in tutta Europa, a partire dall’area celtica.
Nello spazio antistante la Collegiata al borgo Casamale-terra murata, veniva approntato in occasione del Carnevale, ma spesso veniva issato anche in occasione di feste nelle contrade. I premi e i doni della cuccagna, rappresentano l’abbondanza e il propiziatorio di un ricco e fecondo raccolto. Come gara esso si colloca tra le forme agonistiche delle feste di inizio ciclo del Calendimaggio ( riti di inizio primavera). “Un alto palo di castagno scortecciato viene issato tra i basoli. Il cerchio di una botte, fissato in cima , trattiene polli, salumi, provoloni, carte di maccheroni, castagne, noci, fichi secchi”(Angelino di Mauro. Da Buongiorno Terra).
Ma le origini storiche e l’evoluzione dell’albero della cuccagna si perdono nel tempo.
Il Palio nei suoi tre tempi (festa popolare nei rioni, festa mediovale, festa dei giochi tra rioni) racconta la storia della Somma Angioina. L’antica concessione di Carlo II d’Angiò del 1294 del Magister Nundinarum legata alla storia della fiera medioevale di Somma, con il corteo del Magister e la sua Corte.
Il regale rito dell’investitura del Magister Nundinarum, rivive nel sontuoso e suggestivo corteo che attraversa le vie del Casamale, Margherita, Prigliano e la vie del centro urbano, creando un magnifico percorso nella memoria. La rievocazione del mercato medievale, luogo di scambi e trasmissione nella antica piazza del Trivio al largo San Giorgio.
Le antiche danze rinascimentali, la musica antica dei menestrelli e dei cantastorie itineranti, ritmano lo spazio e il tempo in un gioco di specchi storici evocativi nella festa mediavale.
Il palio è la “città in dialogo”, con la sua storia e il suo presente, per sviluppare reti di solidarietà e fraternità.
Il Palio e i giovani . In 25 anni migliaia di giovani sono stati i protagonisti lavorando a diverso titolo alle edizioni del Palio, giovani di Somma Vesuviana, giovani di diverse nazionalità e di vari continenti ( Europa, America Latina, Africa, Centr’America ). La tradizione aperta al mondo unito unisce popoli e culture diverse. Essi ogni anno danno vita a un Campus internazionale per i lavori di preparazione del Palio.
I giovani per un Mondo Unito di Somma che con il Centro Giovanile “Centro Vita”, nato nel 91 insieme al Palio, sono l’anima e i costruttori della manifestazione, ogni anno con il loro impegno e i loro ideali, rendono continuo questo “sogno della memoria”.
Lo spirito del Palio. La spiritualità e la cultura dell’Unità di Chiara Lubich, Fondatrice del movimento dei Focolari, di cui i giovani per un mondo unito sono parte, sono le basi ispiratrici più importanti del Palio di Somma Vesuviana e delle iniziative ad esso associate.
A lei è dedicata la XXV edizione
Durante questi anni il Palio di Somma Vesuviana ha sostenuto numerosi progetti umanitari: per il venticinquesimo anno l’aiuto sarà devoluto alla nuova generazione dell’isola di Kiribati.
http://www.wetransfer/
http://www.retedeldono.it/progetti/azione-per-un-mondo-unito-onlus/kiribati-centro-educativo-polivalente
Giuseppe Auriemma
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