sabato 1 Febbraio 2025
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Intesa tra Comuni contro l’inquinamento atmosferico, ad Acerra il tavolo dei sindaci per realizzare interventi collettivi

ACERRA – L’intesa tra i Comuni per contrastare l’inquinamento atmosferico. E’ quanto emerso ieri mattina nel corso di un vertice coordinato dall’amministrazione comunale di Acerra, al quale hanno preso parte il sindaco Tito d’Errico insieme all’assessore al ramo Milena Tanzillo, che ha riunito intorno al tavolo della Sala Giunta di viale della Democrazia i rappresentanti dei Comuni di Pomigliano d’Arco, Casalnuovo di Napoli, Marigliano, Mariglianella, Brusciano, Castello di Cisterna e San Vitaliano. L’obiettivo è quello di condividere una delibera quadro attraverso le diverse proposte venute fuori da un proficuo e costante dialogo istituzionale che ha interessato alcune associazioni (quali Legambiente, Plastic free e Isde Medici per l’ambiente) e che prevedono il coinvolgimento attivo anche degli enti sovracomunali. Acerra, dunque, riesce ancora una volta ad essere centrale per le iniziative sul tema ambientale.

E’ fondamentale, in questo senso – spiega il sindaco Tito d’Errico – intervenire in maniera collettiva su una questione che va affrontata per vasta area in sinergia con i comuni limitrofi e le associazioni. Molte tra le proposte emerse nel corso della riunione di ieri e delle altre che si sono tenute in precedenza a Pomigliano d’Arco sono già state adottate dall’amministrazione comunale di Acerra. Serve, però, fare di più con misure importanti che a breve andremo a realizzare e solo una strategia d’azione comune può portare benefici all’intero territorio. La recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sulla Terra dei Fuochi che riguarda un periodo prima del 2013, indica che le autorità hanno due anni di tempo per realizzare una serie di interventi considerati da Strasburgo necessari per rimediare a tutti i tipi di inquinamento che il crimine organizzato, industrie e aziende, oltre che singoli individui hanno causato scaricando e bruciando rifiuti. Ebbene, questa amministrazione comunale, in continuità con quelle precedenti, ha da tempo intrapreso un’intensa interlocuzione e collaborazione istituzionale con la Regione Campania che ha portato ad intercettare quei fondi necessari per avviare il risanamento. Nell’ambito di un complesso iter amministrativo-istituzionale, infatti, siamo riusciti ad ottenere un finanziamento per la bonifica dell’area sulla quale è in corso la procedura di gara per l’esecuzione del Piano di Caratterizzazione del sito ‘Discarica abusiva di Calabricito’. Voglio sottolineare, poi, che ad oggi l’unico bene dei fratelli Pellini definitivamente acquisito a patrimonio pubblico è un terreno in località Lenza-Schiavone (lì dove c’era un sito di stoccaggio rifiuti di proprietà della Società Pellini srl) acquisito a patrimonio comunale nel 2015 in seguito all’inottemperanza di un’altra ordinanza di demolizione dei manufatti abusivi emessa dal Comune di Acerra. Su quel fondo, nello specifico, è in corso

un’opera di riqualificazione con l’ultimazione di un’oasi naturalistica. Preciso, inoltre, che questa amministrazione comunale lo scorso maggio ha chiesto al Ministero dell’Ambiente di attivarsi per rendere effettivo il ristoro per il danno subito dalla città come conseguenza del disastro ambientale accertato con sentenza definitiva del 2017 a carico degli stessi imprenditori fratelli Pellini, condannati in via definitiva per disastro ambientale. Il Ministero, in proposito, rispondendo a tale richiesta, ha invitato l’Ispra (l’Istituto Superiore di Protezione e Ricerca Ambientale, ente sottoposto a vigilanza dallo stesso Ministero dell’Ambiente) a redigere una relazione tecnico-scientifica per individuare le misure di riparazione primaria ed eventualmente complementare e compensativa, indicandone i relativi costi. Infine ho personalmente richiesto il rispetto degli accordi sottoscritti nel 2009 tra l’allora Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti ed il Comune di Acerra, all’epoca rappresentato dal Commissario Prefettizio. Questa amministrazione comunale, ribadisco, continuerà a lavorare seriamente e con la responsabilità istituzionale che le compete per la difesa ambientale e la tutela della salute dei cittadini”.

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