Sant’Anastasia. I tre giovani morti ad Ercolano in uno stabile dove si producevano abusivamente fuochi d’artificio non hanno insegnato nulla. I militari della guardia di finanza hanno, infatti, effettuato dei controlli nel Vesuviano facendo scoperte sconcertanti.
A Sant’Anastasia le fiamme gialle del Gruppo di Nola hanno individuato e sequestrato un immobile ubicato in
prossimità del centro cittadino, nella disponibilità di un giovane anastasiano che veniva utilizzato come centro di
stoccaggio del materiale esplodente e di confezionamento dei pacchi da spedire.
Si trattava di un locale di stoccaggio, poco più grande di un normale box, ed era posto sotto delle abitazioni dove vivevano numerose famiglie quindi altamemte pericoloso. I finanzieri, dopo aver osservato operazioni
sospette di carico e scarico dei pacchi da un furgone e l’accesso all’interno del locale hanno sequestrato 400 kg. di artifizi pirotecnici, costituiti da oltre 2.000 “pezzi” analoghi.
Nell’occasione, sono intervenuti anche i Carabinieri del Nucleo Artificieri del Comando Provinciale di Napoli che hanno attestato la “micidialità” del materiale esplodente. Attestando quindi quanto fossero pericolosi, bastava un nulla per innescarli.
Il giovane, che non aveva precedenti penali, è stato arrestato in flagranza di reato e il materiale rinvenuto, unitamente al mezzo e i telefoni
utilizzati per contattare i possibili clienti sono stati sottoposti a sequestro.
Alla luce di questo episodio la guardia di finanza sottolinea alcuni aspetti importanti.
“I botti illegali possono essere micidiali”, ma anche quelli legali vanno usati con accortezza e non in modo improprio. Evitare di accenderli se il confezionamento appare non integro o alterato da umidità o altre sostanze.
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